spra (Ispra in dialetto varesotto) è un comune italiano di 5 301 abitanti della provincia di Varese in Lombardia affacciato sulla riva sinistra del lago Maggiore. Scopri cosa visitare a Ispra. Sito web istituzionale: Comune di Ispra
Il territorio di Ispra risulta abitato fin da tempi antichissimi. Alcuni ritrovamenti recenti di manufatti di selce, sulla sponda del lago, in località Lavorascio, fanno pensare a remote età preistoriche. Le origini sono confermate dal ritrovamento, nel secolo scorso di una piroga preistorica nella torbiera che si estendeva sotto il colle di Barza, tra Quassa e Angera. In Ispra si sono scoperte anche tracce consistenti ed inequivocabili che testimoniano la presenza stabile di popolazioni della Cultura di Golasecca. Tra i reperti citiamo una tomba con un notevole corredo di ceramica e altri frammenti di ceramica modesta provenienti in gran numero dal Monte del Prete.
Anche in età romana ci fu una sicura presenza umana. Ne sono testimonianza alcuni bei monumenti che si conservano ancora in paese. Tra questi are, urne di serizzo e lapidi con iscrizioni latine nella Villa Sagramoso-Brivio, nella torre medievale di Barza e nel Parco di Quassa. Il più antico documento che cita il nome del paese è invece una pergamena dell’anno 826, oggi conservata presso l’Archivio di Stato di Milano. Da allora molti documenti riferiscono della vita di un abitato di ampiezza non trascurabile.
Molte delle memorie sopravvissute, relativamente al Medioevo, riguardano la vita religiosa. Nel XIII secolo erano presenti ben sette tra chiese e cappelle, mentre i nobili di Ispra sono ricordati tra coloro che maggiormente concorsero all’edificazione del vicino Santuario di Santa Caterina del Sasso. Lungo il piccolo fiume Quassera, nella pianura verso Angera, si combatté nel 1276 la cruenta battaglia tra i Torriani e i sostenitori all’Arcivescovo Ottone Visconti. I primi costituivano il governo popolare di Milano mentre il prelato era stato designato dal papa Urbano IV al governo della città. Una superstite testimonianza delle vicende civili e militari di quei tempi si trova nei ruderi del Castello di San Cristoforo.
Nell’età moderna Ispra visse la vita modesta dei piccoli paesi di questa zona e fu parte del feudo della famiglia Borromeo. Sul confine tra Lombardia e Piemonte, durante la dominazione austriaca fu sede di stazione doganale. L’economia si è sempre basata su una scarsa attività agricola, integrata da qualche abilità artigianale e da una limitata attività di pesca. Non mancavano i vigneti che nel secolo scorso caratterizzavano le colline di questi paesi. Dalla metà dell’Ottocento fin nei primi anni del Novecento si è imposto il fenomeno massiccio dell’emigrazione. Nello stesso periodo si affermò anche la produzione di calce, ricavata dal calcare tolto ai fianchi delle colline e lavorata nelle molte fornaci esistenti.
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