Il fondo delle risorse decentrate dalla costituzione alla “sanatoria” in base al d.l. 16/2014 Gli effetti dei controlli ispettivi della Ragioneria generale dello Stato iniziano a farsi sentire pesantemente nella gestione del personale degli enti locali. Se fino a poco tempo fa, la crescente severità normativa poteva apparire come un problema accademico, nell’ultimo anno ha subito una forte accelerazione e i casi si stanno moltiplicando da Nord a Sud. La norma sanziona l’inserimento di risorse con la responsabilità amministrativa e l’illegittimità delle clausole con la nullità delle stesse che, a sua volta, configura un’ulteriore fattispecie di danno erariale. Il problema si amplifica in quanto il periodo verificato non si limita ad una sola annualità ma interessa tutte le irregolarità non ancora prescritte. Ciò premesso, offriamo un servizio di supporto che si propone di analizzare il fondo delle risorse decentrate degli enti locali. L’attività, che viene svolta in back-office, prende in esame le varie voci di costituzione del fondo che nel tempo si sono succedute e le modalità di erogazione del salario accessorio sulla base della contrattazione integrativa decentrata. Il servizio si conclude con una relazione finale, in cui si evidenzieranno le criticità riscontrate, tenendo in considerazione l’impatto dell’art. 4 del d.l. 16/2014. A livello generale, queste le analisi che verranno effettuate: Procedura Analisi delle procedure adottate dall’ente per la stipula dei contratti normativa e degli accordi economici
La costituzione dei fondi dall’anno 2004
Il rispetto degli incrementi contrattuali
Il rispetto dei vincoli finanziari
Il limite del fondo rispetto all’anno 2010
Le modalità di riduzione del fondo per i dipendenti cessati dal 2011
La ripartizione dei fondi
Il rispetto delle norme contrattuali
Analisi dei principali elementi di erogazione del fondo
Verifica delle modalità di erogazione degli incentivi
Criticità riscontrata alla luce della giurisprudenza della Corte dei conti
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