La candidatura era stata avanzata per tutelare i giochi tradizionali, radicati nella vita quotidiana delle comunità e rientranti a pieno titolo in quelle pratiche sociali in grado di esprimere riti e contesti festivi comuni ad ampie aree dell’Europa.
L’allevamento del "Cavallo Lipizzano" rappresenta un complesso patrimonio di conoscenze e pratiche tramandatesi nel corso dei secoli nelle aree politicamente e geograficamente assoggettate all’influenza asburgica. Dalla creazione della razza nel 1580 presso la città di Lipica, nell’odierna Slovenia, il Cavallo Lipizzano si è diffuso in tutti i Paesi dell’Impero austro-ungarico, implementando infrastrutture, architetture e saperi che continuano ancora oggi. In Italia tale pratica, che riguarda l'allevamento e la conservazione della razza, si svolge nei Comuni di Montelibretti e di Monterotondo, nella Valle del Tevere, a nordest di Roma, a opera delle Scuderie Lipizzane gestite dal Centro di Ricerca "Zootecnia e Acquacoltura" del CREA.
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