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SITO PALAFITTICOLO DI LAVAGNONE - PATRIMONIO UNESCO DAL 2011


Visita il Sito palafitticolo di Lavagnone, situato in un antico bacino lacustre glaciale di cui rimane oggi solo un piccolo stagno. La scoperta avvenne nel tardo XIX secolo in seguito alla bonifica del bacino. I primi reperti emersi furono raccolti e conservati da Giovanni Rambotti, autorevole figura locale. I primi scavi scientifici, ad opera di Renato Perrini, arrivarono negli anni Settanta. Seguirono le campagne di scavi dell’Università degli studi di Milano, che procedono tutt’ora con cadenza annuale. Dagli studi è emerso che l’insediamento si è postato durante le varie fasi dell’Età del Bronzo, situandosi in alcuni casi al centro del bacino lacustre ed altre volte più versa riva. I carotaggi hanno evidenziato una deforestazione di poco precedente la creazione del primo abitato e una successiva presenza di piante coltivabili. Ai margini dell’area UNESCO è posto uno spazio informativo, il sito degli scavi è invece recintato e visitabile sono durante le annuali campagne di ricerca. La gran parte delle testimonianze sono conservate presso il Museo Civico Archeologico Giovanni Rambotti a Desenzano del Garda. Oltre a gioielli e vari oggetti in legno, vi è conservato il famoso aratro di Lavagnone: in legno di quercia e risalente al 2000 a.C. circa, è considerato l’aratro più antico al mondo.  
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©Foto: Comune di Desenzano del Garda ©Riproduzione riservata