UPEL CULTURA › Monastero longobardo di San Salvatore e Santa Giulia - Patrimonio UNESCO dal 2011


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MONASTERO LONGOBARDO DI SAN SALVATORE E SANTA GIULIA - PATRIMONIO UNESCO DAL 2011


Visita il complesso monastico di San Salvatore e Santa Giulia, che comprende l’antico monastero longobardo di San Salvatore e i diversi corpi religiosi aggiuntisi negli anni. Il monastero femminile, fortemente voluto dal Duca longobardo Desiderio, fu edificato a partire dal 753. Il complesso sorse su un preesistente gruppo monastico dedicato ai Santi Michele e Pietro (fondato circa nel VII secolo). Data la vicinanza col Foro romano, è ipotizzabile che il complesso sia sopra i resti di Brixia, l’antico insediamento romano. L'ipotesi è confermata dal ritrovamento di antiche domus nell’orto del monastero e dall’impiego di materiali romani per la costruzione di alcuni edifici. Il Monastero ebbe fin da subito una grande importanza, tant’è che alla consacrazione della Basilica di San Salvatore intervenne papa Paolo I. Con la caduta dei Longobardi e l’avvento dell’età Carolingia, tutti i benefici del monastero furono confermati e crebbe la sua fortuna.
   Chiesa di San Salvatore
Costruita dal 753, conservò le reliquie di alcuni santi, tra cui Santa Giulia e fu anche cripta per la casata del duca Desiderio. Attualmente si presenta con tre navate con colonne romane preesistenti, senza abside ne facciata, per inglobare altri corpi di fabbrica successivi. La chiesa era interamente decorata ma rimangono solo alcuni affreschi parziali e il corredo liturgico marmoreo dei Longobardi.
   Coro delle monache
Costruito nel XV - XVI secolo, permetteva la clausura a una congregazione di monache da poco unitasi al monastero. Il coro occupa la parte anteriore alla facciata di San Salvatore, usando murature preesistenti per le pareti laterali e si articola su due piani. Al piano inferiore un antico sagrato coperto permette l'accesso alla basilica mentre, al piano superiore, si sviluppa il vero e proprio coro. Molto alto con volte a botte, risulta collegato con San Salvatore da tre finestrelle. Verrà connesso con la successiva Chiesa di Santa Giulia con un innovativo arco.
   Chiesa di Santa Giulia
Essendo la chiesa di San Salvatore troppo inglobata nel complesso monastico, tra il 1596 e il 1599, fu aggiunta la chiesa di Santa Giulia. La nuova basilica sorge a ovest del coro delle monache, creando un inconsueto corpo a cannocchiale di tre chiese. Per integrare la sezione del Coro delle monache e dovendo rispettare la clausura, la facciata del coro fu demolita completamente e sostituita con un arco. Questo aveva nella parte inferiore un tramezzo traforato e nella parte superiore una lunetta aperta. Così facendo veniva garantita la riservatezza e l’ascolto del canto tramite la parte alta dell’arco. In seguito alla riforma in età napoleonica, il monastero e tutti i complessi religiosi persero prestigio. Nulla resta degli antichi altari e delle splendide decorazioni che adornavano Santa Giulia.
   Chiesa di Santa Maria in Solario
Edificata nel XII secolo, custodiva il tesoro del monastero, ovvero le reliquie dei santi ed altri preziosi resti sacri raccolti nei secoli. Data la particolare posizione centrale, non si esclude che sia stata ideata in base alle processioni delle reliquie. È anche possibile che abbia sostituito una preesistente cappella. La chiesa si sviluppa su due aule sovrapposte comunicanti e conserva, in buono stato di conservazione, un grande ciclo di affreschi di Floriano Ferramola, di cui forse la parte delle tre absidi è la più antica e pregevole, mentre il resto degli affreschi si presume sia di allievi. Molti particolari svelano l’intento di esaltare il carattere sacrale dell’edificio anche all’esterno, con diversi caratteri architettonici d’impatto e il reimpiego di capitelli romani.
   Le Domus dell'Ortaglia
Le Domus dell’Ortaglia sono due antiche domus romane rinvenute negli orti del monastero, probabilmente la zona residenziale attorno al Foro. Scoperte negli anni Sessanta, risalgono al I – IV secolo d.C. e sono tra i complessi residenziali meglio conservati del nord Italia. La Domus di Dionisio e la Domus delle Fontane conservano lastricati in pietra, bellissimi mosaici a pavimento e affreschi parietali. Data la ricchezza delle decorazioni, e la presenza di complessi impianti di riscaldamento, si suppone fossero abitazioni di cittadini influenti.
   Il Museo di Santa Giulia
Il museo di Santa Giulia si trova all’interno del monastero.  Istituito nel 1998, raccoglie reperti archeologici dell’età del bronzo, di epoca romana, longobarda, medievale fino al XIX secolo. Oltre a diversi tesori, tra cui la Vittoria Alata e la Croce di Desiderio, il museo propone diversi percorsi tra i luoghi del complesso monastico e quelli del Foro romano.
Aperture (orario invernale dall'1 ottobre al 31 maggio): Martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato, domenica | 10:00 – 18:00 Ultimo ingresso ore 17.15
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©Foto: Wolfgang Moroder - Opera propria, CC BY-SA 3.0 ©Riproduzione riservata