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Varese

CHIESA DI SANT’ANTONIO ALLA MOTTA


La chiesa di Sant’Antonio alla Motta si trova su una collinetta, a poca distanza da Villa Mirabello. Già esistente in epoca romanica, la chiesa attuale è frutto dell’ampliamento progettato da Giuseppe Bernascone e realizzato fra il 1593 e l’inizio del Seicento. La chiesa si presenta con un impianto longitudinale, ampia aula e abside semicircolare. Data la marcata pendenza del terreno, l’edificio risulta diviso in due: la parte anteriore è larga e squadrata mentre quella posteriore più stretta e lunga col piccolo campanile. La facciata è a capanna e scandita da lesene doriche. L’ingresso principale è architravato e sorregge un frontone curvo, mentre gli accessi laterali sono sormontati da frontoni triangolari. Sul fianco sinistro si trova una statua in pietra di Sant’Antonio e nella sezione superiore, dopo un alto cornicione, si trova un fastigio con archetti pensili, una finta balconata e una nicchia vuota. In contrapposizione a un esterno sobrio, gli interni sono interamente decorati e affrescati in stile barocco e rococò. La gran parte dei lavori sono di Giuseppe Baroffio, realizzati con un largo utilizzo del trompe-œil. Tra numerosi elementi vegetali, con significati sacri e profani, Baroffio affrescò finte architetture, tra cui una serie di nicchie e colonne sovrapposte nel catino absidale. L’Esaltazione della Santa Croce della navata e la Gloria di sant’Antonio del coro sono stati dipinti da un giovane Giovanni Battista Ronchelli. La chiesa conserva parte del pavimento romanico, riconoscibile per il colore più chiaro, e una tela raffigurante l’Adorazione dei Magi, realizzata tra il XVI e il XVII secolo.

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