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Nota ANCI/IFEL su Certificazione Covid e riparto Fondone 2021

20/07/2021
Con la pubblicazione del decreto di attribuzione del saldo 2021 delle risorse del fondo per l’esercizio delle funzioni degli enti locali (pari complessivamente a 1.150 mln per i Comuni e a 130 mln per le Province e le Città metropolitane), il MEF ha divulgato, con apposita nota metodologica, anche i criteri e le modalità di riparto delle risorse medesime, definite dal Tavolo di confronto, ex art. 106 del decreto legge n. 34/2020, con il supporto tecnico di SOSE. La quantificazione del fabbisogno 2021 di ciascun ente (minori entrate, compresa l’addizionale IRPEF, al netto al netto delle minori spese dichiarate dagli enti per contratti di servizio e per variazioni del FCDE) è stata effettuata sulla base delle certificazioni 2020 (data osservazione 29 giugno 2021), tenuto conto di eventuali eccedenze/carenze di risorse per l’anno 2020. Nella quantificazione non si tiene conto della stima delle maggiori/minori spese. Ai fini del riparto del saldo, sono stati applicati dei correttivi alle risultanze delle certificazioni 2020; è emerso, infatti, che le informazioni trasmesse dagli enti sono risultate in alcuni casi incomplete (mancata valorizzazione di impegni e/o accertamenti 2020 e/o mancata valorizzazione delle minori spese, ivi incluso il FCDE), in altri casi errate (valorizzazione delle politiche autonome per importi non coerenti con le variazioni di aliquote e/o tariffe e/o inserimento di importi negativi non condivisi con gli uffici competenti del Ministero dell’economia e delle finanze). Le rettifiche hanno riguardato:
• correzione di errori materiali e refusi (es. indicazioni minori spese con segno -);
• la valorizzazione relativa alla variazione del FCDE connessa alla riduzione delle entrate dovuta all’emergenza: il MEF ha stimato che tale importo debba essere comunque valorizzato nella misura minima tra il 10% delle assegnazioni da fondone 2020 (al netto della quota Tari) e il 10% del FCDE complessivamente stanziato nel bilancio di previsione 2020;
• la valorizzazione degli importi relativi alle minori spese diverse dal FCDE: circa n. 2.000 enti non hanno dichiarato minori spese all’interno della Sezione 2 del modello COVID-19 e, in altri casi, gli importi dichiarati non risultano coerenti con le variazioni degli impegni 2020 rispetto al 2019. Per quest’ultimi il MEF ha operato delle correzioni ritenendo come valore minimo congruo, quello corrispondente al 35° percentile della distribuzione pro capite per fascia demografica di appartenenza (per le forme associative, nel valore corrispondente al 20° percentile della distribuzione) del rapporto tra minori spese dichiarate e assegnazioni da fondone 2020;
• la verifica delle minori entrate considerate in certificazione come riconducibili all’effetto di “politiche autonome” in campo fiscale e tariffario, laddove diversi enti hanno valorizzato le politiche autonome per importi non coerenti con le variazioni di aliquote e/o tariffe.
• la valorizzazione non coerente della sezione “Avanzo vincolato al 31/12/2020 – Ristori specifici di spesa non utilizzati” con le risultanze della Sezione 2 del modello COVID-19.
Alla luce delle valutazioni del Tavolo di confronto e delle correzioni operate, il Ministero dell’economia e delle finanze provvederà a segnalare con note ufficiali le anomalie riscontrate, al fine di provvedere alle necessarie rettifiche, che comportano un aumento dei saldi 2020 dichiarati con la certificazione, cioè il peggioramento della posizione dell’ente ai fini del riparto 2021.

Riportiamo di seguito la nota a cura di IFEL “Il riparto del saldo del fondo a sostegno degli effetti dell’emergenza da Covid 19 (1.150 mln. di euro)” del 15 luglio 2021 e il relativo riparto delle risorse per i Comuni della Lombardia.

 

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