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Danno erariale per la mancata riscossione dei tributi locali

24/10/2022
Con la sentenza n. 62/2022, la Sez. Giurisdizionale della Corte dei conti Umbria ha condannato sindaco, l’assessore e i dirigenti, compreso l’amministratore della società partecipata, per la gestione inefficace del servizio tributi determinante il mancato incasso della TARI e per concorso  nella causazione del danno attraverso comportamenti gravemente colposi.

In particolare, al sindaco e all’assessore è imputato di aver proposto e contribuito all’approvazione di un quadro regolamentare caotico ed equivoco, tale da determinare l’inefficiente gestione dell’ufficio, in considerazione della omessa chiara definizione del nuovo riparto di compiti e le competenza da ripartirsi tra uffici e società partecipata del Comune. I funzionari amministrativi, dal canto loro, non si sono attivati per sollecitare i chiarimenti necessari, né hanno agito per la riscossione delle somme dovute a titolo di TARI (artt. 1 L. n. 20 del 1994 e 107 TUEL).

La corretta gestione delle entrate è fondamentale per l’ente locale, anche per perseguire un bilancio in equilibrio ed obiettivi di sana finanza pubblica locale. Nei fatti, invece, la inefficiente gestione amministrativa ha prodotto una sorta di buco delle entrate con gravi ricadute sul ciclo del bilancio del Comune.

 

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