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Conversione Decreto bollette, DL 34/2023: via libero definitivo dal Senato

29/05/2023









Giovedì 25 maggio l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente, nel testo licenziato dalla Camera, il ddl di conversione, con modificazioni, del d-l n. 34 sul sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale e in materia di salute e adempimenti fiscali (A.S. 714).

Tra le misure di interesse degli enti locali segnaliamo:

– l’art. 2, comma 5-bis, che stanzia 1,5 milioni di euro per l’anno 2023 a favore dei comuni con popolazione da 25 mila a 35 mila abitanti che hanno avviato la procedura di riequilibrio finanziario, con il relativo piano approvato dalla Corte dei conti nel 2015 per l’anno di inizio 2014 e con durata fino all’anno 2023, a copertura dei maggiori oneri derivanti dall’incremento della spesa per energia elettrica e gas. In particolare,  il contributo è destinato ai comuni in condizioni di predissesto che abbiano usufruito delle anticipazioni di liquidità da parte dello Stato, a valere sul Fondo di rotazione per assicurare la stabilità finanziaria degli enti locali, ai sensi dell’articolo 243-ter del TUEL, e che per effetto della sentenza della Corte costituzionale n. 18 del 2019, che ha ridotto l’arco temporale di restituzione delle predette anticipazioni, si trovano a dover sostenere un maggiore onere finanziario.

– l’art. 7-ter, , rifinanzia, per il 2023, il fondo istituito dalla legge di bilancio per il 2022 in favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della Regione Sardegna con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e caratterizzati da criticità strutturali evidenziate da specifici indicatori. In particolare, la norma in esame, modificando l’art. 1, commi 581 e 582 della legge n. 234 del 2021 (legge di bilancio 2022), prevede:

alla lettera a), il rifinanziamento, nella misura di 9 milioni di euro per il 2023, della dotazione del fondo istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno – già destinatario di una dotazione di 50 milioni di euro per il 2022 – in favore dei comuni delle regioni a statuto ordinario, della Regione siciliana e della Regione Sardegna, con popolazione inferiore a 5 mila abitanti e caratterizzati da popolazione al 31 dicembre 2019 risultante dal censimento ridottasi:
di oltre il 5 per cento rispetto al 2011;
reddito medio pro capite inferiore di oltre 3 mila euro rispetto alla media nazionale;
Indice di Vulnerabilità Sociale e Materiale (ISVM) superiore alla media nazionale.
– alla lettera b), la fissazione del termine del 30 giugno 2023 per l’adozione del decreto del Ministero dell’interno, di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, previa intesa in sede di Conferenza Stato-città e autonomie locali, con cui si procederà al riparto dei suddetti 9 milioni di euro per il 2023 tra i comuni beneficiari, in proporzione alla popolazione al 31 dicembre 2019 risultante dal censimento.

– art. 17-bis, introduce una specifica disciplina che consente agli enti territoriali, ove si avvalgano della riscossione diretta delle proprie entrate o affidino tale servizio a soggetti privati, di applicare alcuni istituti deflativi del contenzioso disciplinati dalla legge di bilancio 2023, e cioè lo stralcio dei debiti fino a mille euro e la definizione agevolata dei carichi affidati all’agente della riscossione (cd. rottamazione-quater).

Gli enti territoriali stabiliscono anche:

a) il numero di rate in cui può essere ripartito il pagamento e la relativa scadenza;
b) le modalità con cui il debitore manifesta la sua volontà di avvalersi della definizione agevolata;
c) i termini per la presentazione dell’istanza in cui il debitore indica il numero di rate con il quale intende effettuare il pagamento, nonché la pendenza di giudizi aventi a oggetto i debiti cui si riferisce l’istanza stessa, assumendo l’impegno a rinunciare agli stessi giudizi;
d) il termine entro il quale l’ente territoriale o il concessionario della riscossione trasmette ai debitori la comunicazione nella quale sono indicati l’ammontare complessivo delle somme dovute per la definizione agevolata, quello delle singole rate e la scadenza delle stesse.









 

 

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