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Chiesa di San Siro Vescovo

26/04/2022
Di antica fondazione la chiesa di San Siro Vescovo, le cui origini risalgono all’età Longobarda. L’edificio fu ricostruito a metà Settecento a causa del crollo del campanile e di nuovo ampliato nell’Ottocento. La chiesa si presenta oggi con pianta a croce latina, lunga navata unica, cinque cappelle laterali, tamburo quadrangolare e profondo presbiterio absidato.

L’attuale facciata a capanna si deve alla famiglia Somaini, che ne commissionò il restauro a Federico Frigerio. Il prospetto è in stile barocco e scandito in due ordini da un alto cornicione e due serie di alte lesene con capitelli ionici. La porzione inferiore, introdotta da una graziosa gradinata, ospita i tre portali d’accesso, sormontati da medaglioni bronzei in ricercate modanature. Al centro della sezione superiore si trova una vetrata artistica mentre corona la facciata un grande timpano con pinnacoli e croce in ferro.
Adiacente alla chiesa si innalza il campanile, ricostruzione settecentesca dopo il crollo dell’antica struttura. Ricca la cella campanaria, con semicolonne angolari ed elaborato cupolino sommitale.

Notevole l’apparato decorativo interno, con stucchi barocchi ed affreschi realizzati fra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento. Tra questi ricordiamo il Sacrificio di Melchisedek nella volta, il Trionfo di San Siro nella cupola e la Beata Vergine in adorazione nel catino absidale. Piccolo gioiello barocco è la cappella di san Giuseppe, che mantiene decorazioni e arredi del XVII secolo.
La chiesa custodisce anche una Adorazione dei Magi della scuola del Morazzone, una pala d’altare della scuola del Legnanino e la reliquia di Sant’Epifanio.
Da menzionare, infine, gli imponenti confessionali barocchi e il grande organo Mascioni.

© Foto: Alberto Monti - Opera propria, CC BY-SA 4.0
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