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Accesso agli atti amministrativi: modelli e procedimenti diversificati – Emanuele Boscolo

La legge 241/1990: principi del diritto amministrativo e accesso agli atti - Emanuele Boscolo

Questo webinar è terminato

Webinar gratuito
per enti associati

Partecipazione gratuita anche per coloro che hanno seguito il webinar
La legge 241/1990: principi del diritto amministrativo e accesso agli atti
del 16 maggio 2023

Docente

Boscolo Emanuele nuova

Emanuele Boscolo

  • Professore ordinario di diritto amministrativo Università degli Studi dell’Insubria – Dipartimento di Diritto, Economia e Culture
  • Presidente dell’Associazione Italiana di Diritto Urbanistico (AIDU)
  • Autore di monografie e di contributi scientifici in tema di governo del territorio, diritto amministrativo e dei servizi pubblici
  • Avvocato amministrativista e co-estensore di piani urbanistici e territoriali.

Programma

L’accesso agli atti

  • Trasparenza, pubblicità e tutela dei soggetti nella società dell’informazione
  • L’accesso: procedimentale, postprovvedimentale-documentale, FOIA
  • L’accesso negli enti locali, edilizie e prime discipline settoriali
  • L’accesso dei consiglieri comunali
  • L’accesso nella l. 241/1990 nel procedimento e sui provvedimenti
  • Legittimazione, motivazione, forma dell’istanza
  • Le esclusioni: relative e assolute; il differimento e il diniego
  • Il procedimento di accesso: il D.P.R. 184/2006
  • Il limite della privacy e le soluzioni di bilanciamento
  • Il FOIA: origini, modelli e linee guida ANAC
  • Controllo diffuso e lotta alla corruzione, partecipazione alle decisioni, trasparenza di garanzia
  • L’accesso civico sugli atti soggetti a pubblicazione
  • L’accesso civico generalizzato
  • Presupposti e procedimento
  • Il nuovo catalogo di principi dettati dal Consiglio di Stato e dalla Corte di Giustizia UE: il diritto fondamentale a conoscere (right to know) e art. 10 CEDU, finalità individuale e collettive, bilanciamento tra interesse a conoscere e lesioni agli interessi-limite (ruolo selettivo della p.a), riqualificazione delle istanze e atteggiamento cooperativo
  • La sostenibilità amministrativa dell’accesso: istanze tese a un controllo diffuso, emulative e ripetitive
  • Verso una opacità per eccesso di conoscenza
  • Rassegna di giurisprudenza
  • Risposte ai quesiti

Modalità di svolgimento

Il corso si svolgerà online mediante piattaforma GoTo Webinar.
Con l’iscrizione, si riceverà una email con il pulsante per partecipare.

Attestato e documentazione

Accedendo all’area riservata dopo la conclusione del corso, i partecipanti potranno scaricare l’attestato di partecipazione e la relativa documentazione.

Quote

  • Enti associati: Gratuito
  • Partecipanti del webinar del 16 maggio 2023: Gratuito
  • Enti non associati: € 35,00 a persona* (esente IVA)
  • Privati, aziende, studi professionali: € 42,70 a persona (€ 35,00 + IVA 22%)

per gli importi superiori a €. 75,00 verrà addebitata la marca da bollo di €. 2,00.
Si prega di comunicare i riferimenti della determina di impegno di spesa prima della data di inizio del corso a upel@upel.va.it

Modalità pagamento

  • Enti: a ricezione della fattura che verrà emessa al termine del corso
  • Privati, aziende, studi professionali: richiesto pagamento anticipato. In fase di iscrizione corso, allegare la ricevuta di pagamento.

Il versamento della quota potrà essere effettuato sul c/c bancario UPEL presso BPER BANCA – Via Vittorio Veneto 2 – Varese (CODICE IBAN: IT78G0538710804000042439240) oppure sul c/c postale n. 19166214 (CODICE IBAN: IT63 U076 0110 8000 0001 9166 214), entrambi intestati a Upel – Via Como n. 40 – 21100 Varese.

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Iscrizioni

In caso di impossibilità a partecipare inviare disdetta entro 3 giorni dall’evento a formazione@upel.va.it
La mancata comunicazione comporterà l’addebito di una penale pari al 50% della quota dovuta.

Si precisa che la partecipazione di un dipendente di una stazione appaltante ad un seminario o ad un convegno non integra la fattispecie di appalto di servizi di formazione (paragrafo 3.9 Determinazione AVCP, ora ANAC, n. 4/2011). Non è quindi necessario richiedere il CIG.