FAD SINCRONA (IN DIRETTA)

Urbanistica ambientale e sociale: tendenze applicative recenti

con: EMANUELE BOSCOLO
gratuito per enti associati

STRUTTURA CORSO

1 lezione per un totale di 3 ore
28 Ottobre 2025 - dalle ore 09:30 alle 12:30

Modelli di pianificazione adattivi per la qualità dei luoghi e l’adattamento al cambiamento climatico

Codice MEPA: UPELITALIA-150/2025

Crediti Formativi Professionali

A valenza nazionale | riconosciuti per la partecipazione all’intero corso

  • Architetti: sono stati riconosciuti n. 3 CFP dall’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Varese
  • Geometri: saranno riconosciuti n. 3 CFP dal Collegio Geometri e Geometri laureati della provincia di Varese
  • Ingegneri: sono stati riconosciuti n. 3 CFP dal Consiglio Nazionale Ingegneri (Codice 25p54742)
  • Periti Industriali: sono stati richiesti i CFP all’Ordine dei Periti Industriali e Periti Industriali Laureati della provincia di Como

Modalità di iscrizione e partecipazione

Webinar. Per iscriversi, è necessario avere un account personale nell'area riservata di Upel (Non hai un account? Registrati qui). Effettuato l'accesso, si procede con l'iscrizione.
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Presentazione

Il webinar affronta i temi della pianificazione urbanistica (ma anche territoriale e attuativa) nella stagione del presente, in cui gli strumenti urbanistici divengono anche i vettori delle politiche tese alla transizione ambientale e digitale all’adattamento alla crisi climatica (interessante la legge lombarda sul clima: l.r. 11/2025).

Nel webinar verranno esaminate le norme di piani recenti pensate per dare spessore al passaggio da un’urbanistica 'di disegno' (volta primariamente ad assicurare un ordine alla crescita insediativa) a un’urbanistica di custodia, di innalzamento qualitativo (e di recupero). Un’urbanistica non semplicemente contenitiva (è ormai chiaro che non basta limitare il consumo di suolo) ma preordinata all’innalzamento dei livelli di urbanità diffusa (da garantire a tutti le coorti di utilizzatori urbani, anche in ossequio a un principio di 'giustizia spaziale') e alla rigenerazione (in Parlamento è in discussione un testo unificato sul tema, ma l’istituto merita un ripensamento radicale: sino ad oggi non è penetrata nei territori vulnerabili e nelle molte e diverse periferie) e all’indifferibile recupero di beni e contesti degradati (dai suoli contaminati e ecologicamente improduttivi, agli ecosistemi sovrasfruttati, come indica il regolamento Nature Restoration Law, sino ai contesti degradati anche sotto il profilo sociale).

Del pari verrà esaminato il ruolo decisivo e insostituibile degli accordi e delle figure della pianificazione attuativa (e integrativa del piano), in un quadro aperto alla negoziabilità del potere pianificatorio in vista di una maggior effettività delle previsioni urbanistiche e prestazionali. Da ciò la ricerca di modelli, schemi convenzionali (e valutazioni) ‘efficienti’, in grado di assicurare piena tutela agli interessi pubblici.

L’obiettivo è la prefigurazione dell’itinerario che ogni comune deve percorrere verso un modello di pianificazione (non solo un modello di piano) fondato sulla conoscenza analitica dei beni oggetto di regolazione (suolo, paesaggio, tessuti urbani), flessibile, adattivo e rivedibile: un modello – trasversale rispetto alle leggi regionali - al quale allinearsi rapidamente, data la stringenza delle sfide che pongono il cambiamento climatico e il ritardo nell’innesco dei processi di rigenerazione molecolare (non circoscritta ai quadranti attrattivi), da cui quali dovrebbero derivare risultati non solo sul versante insediativo ma anche ambientale e sociale (come del resto rimarcato conclusivamente da C. cost. 51/2025).

Il tutto mentre la gestione dei residui di piano, di piani attuativi ‘incagliati’ (per difficoltà economiche o coalizionali), di pseudo-rigenerazioni (sovente inidonee a produrre gli effetti di ordine insediativo-ambientale-sociali esigibili) pone problemi che impegnano la gestione quotidiana degli uffici e dei professionisti e che la giurisprudenza risolve con soluzioni che meritano di essere conosciute nel dettaglio per ritrarne indicazioni operative (ad esempio rispetto alla concorsualità o rispetto alla logistica). E mentre, come è ormai chiaro, le molte e diverse periferie e contesti in sofferenza, ‘abbandonati dalle politiche’, sono unicamente oggetto di interventi securitari, disgiunti da azioni di inversione della spirale che dal degrado fisico porta al disagio sociale (trappole della povertà, microcriminalità, etc., sino all’architettura ostile e alla prevenzione situazionale).

Anche il decreto salva-casa, con l’introduzione del principio di indifferenza funzionale (art. 23-ter sulle destinazioni), è destinato ad incidere pesantemente sulle forme di regolazione degli usi degli immobili, sulla disciplina degli standard e dei parcheggi: l’urbanistica ‘intrusa nel Testo Unico dell’Edilizia

Non si arresta, in controtendenza rispetto a quanto detto circa l’'utilità' del piano, la tendenza alla 'fuga' dal piano: art. 38 codice dei contratti pubblici, decreto 190/2044, tlc, etc.

Sul versante della digitalizzazione si affacciano le prime sperimentazioni di digital twins, da osservare con attenzione, senza che l’urbanistica si trasformi in un fascio di decisioni algoritmiche.

Programma

Innovazioni e temi attuali in materia urbanistica

  • Pianificazione generale: diversificazione dei territori e dei piani (strategico-prefigurativo – regolativo – operativo - consensuale)
  • Utilità da garantire: servizi ecosistemici e servizi di urbanità (i suoli e la città come beni comuni)
  • Tendenze recenti della legislazione regionale (Campania, Abruzzo, Marche… )
  • I (nuovi) principi fondamentali del Governo del territorio
  • Ritardi della legislazione nazionale: ritardi statali e proposte INU
  • Proposte legislative in tema di rigenerazione: il testo unificato
  • I nuovi modelli della pianificazione sovracomunale: PTM Milano e Bologna
  • VAS – incidenza sostanziale e integrazione effettiva nella procedura di pianificazione
  • Urbanistica ambientale: invarianza idraulica – neutralità carbonica – neutralità climatica (legge sul clima e misure pianificatorie)
  • Le tecniche: Nature Based Solutions – i CAM edilizia (nella progettazione delle opere pubbliche) - la sicurezza idraulica - standard ecologici – la Direttiva Case Green (EPBD Energy Performance of Buildings Directive)
  • Suolo (la nuova stagione): non solo limitazione del consumo (la direttiva Soil Monitoring e la qualità dei suoli) Strategia UE suolo 2030 – Esperienze di misurazione dei servizi ecosistemici
  • Paesaggio nel piano: strumenti incentivali e concorsuali per l’elevazione della qualità del paesaggio urbano (concorsi, etc.)
  • Tessuti urbani (dalla metropoli ai piccoli comuni): problemi ambientali, sociali, insediativi: rischi di desertificazione e impoverimento della rete commerciale – depavimentazioni e raffrescamento – affitti brevi (e soluzioni non urbanistiche), i servizi di urbanità
  • Regolamenti per la riduzione dell’impatto insediativo
  • Soluzioni insediative innovative (TDO Transit Oriented Devolopment): correlare densificazioni e mobilità sostenibile
  • La logistica: funzione, non destinazione; onerosità - prassi applicative
  • La città pubblica: standard e uguaglianza e diritti territoriali: opere grigie e reti verdi e blu
  • La città ‘in 15 minuti’
  • Perequazioni e comprensioni: tecniche e regime tributario-civilistico
  • La co-gestione dei beni urbani (la città informale e collaborativa) e le utilizzazioni transitorie
  • Progressiva riduzione della discrezionalità (le invarianti, vincoli esogeni, consumo di suolo, reti ecologiche e verdi)
  • Concorsualità: obbligo di gara per assegnazione aree commerciali e possibilità di sviluppo
  • La partecipazione che cambia: l’urbanistica tattica (e la modellazione tramite digital twin)
  • La pianificazione consensuale (negoziazione ‘efficiente’: tecniche, dispositivi e responsabilità)
  • Accordi di pianificazione – concertazione interistituzionale – partenariati ad oggetto territoriale
  • Il regolamento edilizio
  • Le funzioni del piano: conoscitiva – custodiale – di innalzamento dei livelli di urbanità – di recupero – gestionale
  • Il recupero: il regolamento UE Nature Restoration Law e la rigenerazione urbana (perdita di servizi ecosistemici e di urbanità)
  • Verso piani motivati, iterativi, rivedibili, adattivi
  • Successione di norme pianificatorie (la 'scadenza del piano': reviviscenza o zone bianche)
  • Divieto di pianificazione 'espulsive'
  • Doveri di astensione
  • Pianificazione attuativa: tecniche di redazione delle convenzioni
  • L’alternativa del permesso di costruire convenzionato
  • Aree già urbanizzate (25 mt altezza, etc.)
  • Standard e monetizzazioni (la Corte dei Conti e i controlli)
  • Durata: proroga ex lege
  • Scomputi (dopo il d.dgs. 36/2023) e compensazioni di oneri esorbitanti
  • Le garanzie e la successione degli obbligati
  • Inattuazione e restituzioni: obbligazioni volontariamente assunte, oneri e monetizzazioni
  • Le obbligazioni convenzionali come pretese comunali (im)prescrittibili
  • Il contenzioso sulle convenzioni (condanne all’adempimento e escussione delle garanzie)

 

  • Esperimenti più recenti di pianificazione
  • Giurisprudenza amministrativa (e penale) più recente

    + Test finale facoltativo

    Attestato e documentazione

    Accedendo all’area riservata dopo la conclusione del corso, i partecipanti potranno scaricare l’attestato di partecipazione e la documentazione. L’attestato verrà rilasciato per la partecipazione all’intero corso: si raccomanda la partecipazione con il proprio nome.

    Quote

    • Enti associati: Gratuito
    • Enti non associati: € 50,00 a persona (esente IVA)

    Per gli importi superiori a € 75,00 verrà addebitata la marca da bollo di € 2,00.
    Si prega di inviare a contabilita@upel.va.it, prima della data di inizio del corso, la determina di spesa in formato PDF e il codice univoco per la fatturazione, specificando nell'oggetto della e-mail il titolo e la data del corso.

    • Privati, aziende, studi professionali: € 61,00 a persona (€ 50,00 + IVA 22%)

    Modalità di pagamento

    • Enti: a ricezione della fattura che verrà emessa al termine del corso
    • Privati, aziende, studi professionali: richiesto pagamento anticipato. In fase di iscrizione corso, allegare la ricevuta di pagamento

    Il versamento della quota potrà essere effettuato sul c/c bancario UPEL presso BPER BANCA – Via Vittorio Veneto 2 – Varese (CODICE IBAN: IT78G0538710804000042439240) oppure sul c/c postale n. 19166214 (CODICE IBAN: IT63 U076 0110 8000 0001 9166 214), entrambi intestati a Upel – Via Como n. 40 – 21100 Varese.

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    Docente: EMANUELE BOSCOLO
    • Professore ordinario di Diritto Amministrativo
    • Titolare delle cattedre di Diritto Amministrativo e di Diritto dell’Ambiente, del Paesaggio e del Territorio Università degli Studi dell’Insubria – Dipartimento di Diritto, Economia e Culture
    • Presidente dell’Associazione Italiana di Diritto Urbanistico (AIDU)
    • Autore di monografie e di contributi scientifici in tema di governo del territorio, diritto amministrativo e dei servizi pubblici
    • Avvocato amministrativista e co-estensore di piani urbanistici e territoriali

    ISCRIZIONI

    In caso di impossibilità a partecipare inviare disdetta entro 3 giorni dall’evento a formazione@upel.va.it.
    La mancata comunicazione comporterà l’addebito di una penale pari al 50% della quota di partecipazione, se dovuta.