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Varese

VILLA RECALCATI


Villa Recalcati è stata costruita nel XVII secolo come residenza della nobile famiglia milanese Recalcati. Con l’estinzione del ramo, la proprietà passò a don Giuseppe Melzi e poi ai Conti Morosini. Nel 1872 la dimora fu venduta e trasformata nel prestigioso Grand Hotel Excelsior, creato per ospitare i frequentatori del vicino ippodromo. L’albergo divenne uno dei più importanti del nord d’Italia ma, in seguito alla crisi della Grande Guerra, chiuse nel 1927. La dimora è oggi sede della Provincia di Varese e della prefettura.

La villa

Villa Recalcati è una bellissima testimonianza di architettura barocca italiana ed è il risultato di varie e numerose modifiche. La dimora nasce come “casa nobile” con edifici rurali ma nel Settecento assunse parte dell’aspetto attuale. Ulteriori interventi avvennero con la trasformazione in hotel di lusso. La villa è costituita da un nucleo centrale che si apre in due ali collegate da un portico a tre archi. Alla sezione originale negli anni sono stati aggiunti alcuni corpi di fabbrica sui lati. L’accesso settentrionale conserva la sua scenografia barocca, con un lungo viale, cancellata in ferro battuto con statue, elegante loggiato a tre archi e cortile d’onore. La facciata è scandita da lesene, con preziosi stucchi che incorniciano ogni finestra. L’ingresso che affaccia sul parco presenta invece altezze più alte e una veranda sul lato sinistro, costruita all’epoca della trasformazione in grand hotel. Degli arredi originali si conservano vari camini ed elaborate decorazioni a stucco. Numerosi sono gli affreschi, realizzati dai più importanti decoratori dell'epoca, quali Pietro Antonio Magatti e Giovan Battista Ronchelli. Sono rappresentate figure allegoriche, narrazioni mitologiche e scene di storia sacra.

Il parco

Anche il parco di Villa Recalcati ha una storia antica, cui seguirono numerose trasformazioni. L’aspetto attuale è quello di un giardino alla francese con influssi romantici, impostato su un parterre con vialetti, siepi e una fontana al centro. Risale al tardo Ottocento l’aggiunta del carpineto, del ninfeo e l’impianto di specie botaniche esotiche, come palme, conifere della California ma anche rose e melograni del Mediterraneo. Riaperto nel 1997, il parco accoglie una mostra permanente di sculture. Tra le tante opere che adornano i viali, ricordiamo il Bosco di Maria Cristina Carlini e la Grande V di Vittore Frattini.

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