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UPEL CULTURA
› Chiesa Prepositurale dei Santi Pietro e Paolo
Saronno
CHIESA PREPOSITURALE DEI SANTI PIETRO E PAOLO
La
chiesa prepositurale dei Santi Pietro e Paolo
è il Duomo di Saronno. Nel 1923 Papa Pio XI concesse alla chiesa il titolo di "aggregata alla Basilica Vaticana". L’edificio è stato costruito tra il 1772 e il 1783 su un precedente edificio sacro dedicato a Santa Maria Assunta, le cui prime notizie risalgono al 1169. Nel XVI secolo la chiesa venne ridedicata a san Pietro e successivamente a san Paolo, per volere dall'arcivescovo di Milano Carlo Borromeo. Nel 1583 l'arcivescovo Borromeo invitò la comunità a rinnovare i decori della chiesa che si presentava molto disadorna. Riedificata su progetto di Giulio Galliori tra il 1772 e il 1783, fu successivamente ampliata su disegno di Paolo Cantù. Il progetto pittorico-decorativo è iniziato nel 1926 sotto la direzione degli architetti Mainetti e Tettamanzi.
Descrizione
Oggi la chiesa, con pianta basilicale, presenta un’unica navata, breve transetto e un profondo coro semicircolare. È coperta da volta a botte mentre al centro dell’aula si innalza una cupola, retta da pilastri angolari. Dal fianco nord si innalza il campanile, con pianta quadrangolare all’esterno, circolare all’interno e copertura in rame. La chiesa si affaccia su Piazza Libertà ed è rialzata di qualche gradino. La facciata a salienti è in stile classico ed è scandita da paraste con capitelli ionici. Nella sezione inferiore si distinguono i cinque portali d’ingresso, sormontati da frontoni triangolari, frontoni curvi e quattro alto rilievi. Dopo un alto cornicione, con la dedica ai Santi Pietro e Paolo, sono collocate le statue dei Santi, una vetrata rettangolare e due obelischi. Termina la facciata un timpano triangolare con la raffigurazione dell’Assunzione. Gli interni della chiesa sono ricchissimi di stucchi, specie nella volta a botte e nella zona presbiteriale. La volta centrale e la cappella del Crocifisso sono state affrescate dal Pasetti mentre Giuseppe Ravanelli ha realizzato il battistero e l’anti-presbiterio. Sempre del Ravanelli sono i dipinti della cupola, dove sono raffigurati la
Consegna delle chiavi a Pietro
, il
Martirio di San Pietro
, la
Conversione
e il
Martirio di San Paolo
mentre l’ovale col
Padre Eterno
della controfacciata è forse di Gaudenzio Ferrari. Sopra l’altare maggiore, del XVIII secolo, si trova un’ulteriore cupola, con andamento ellittico e decorata a stucco. La chiesa custodisce una statua dell’Immacolata, proveniente dalla chiesetta di San Francesco e due tele di San Carlo e Sant’Ambrogio attribuite al Legnanino.
©Foto: Comune di Saronno ©Riproduzione riservata