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Saronno

CHIESA DI SAN FRANCESCO


La chiesa di San Francesco risale al XII – XIII secolo ed è l’edificio sacro più antico di Saronno. Le sue origini risalgono al 1297, quando i frati francescani, insediatisi nei pressi dell’antica chiesa di San Pietro, decisero di costruire un edificio più ampio. La creazione di questa chiesa si deve probabilmente a Sant’Antonio di Padova. I lavori per la nuova chiesa proseguirono fino al 1498 con l’edificazione della cappella dell’Immacolata Concezione e del campanile. Nel 1570 San Carlo Borromeo volle risolvere la disputa tra i frati francescani e il parroco di Saronno e spostò la sede della parrocchia nella chiesa di Santa Maria Assunta. L’intitolazione ai Santi Pietro e Paolo passò quindi alla nuova parrocchiale e, di conseguenza, la chiesa di San Pietro fu dedicata a San Francesco. La chiesa è diventata Monumento Nazionale nel 1931.

 Descrizione

L’edificio si presenta oggi con impianto a tre navate su sei campate, con dodici cappelle laterali, tiburio ottagonale e un profondo coro semicircolare. La quarta campata, corrispondente alle cappelle di Sant'Antonio e dell'Immacolata, è più ampia. Dal fianco settentrionale si innalza il campanile a pianta quadrangolare, con bifore ad archetto. In una nicchia esterna all’abside è inserita un'ara romana, datata al I-II secolo d.C.. Adiacente alla chiesa si conserva il convento, soppresso con la costituzione della Repubblica Cisalpina. La facciata barocca ha andamento a capanna, con spioventi a riccioli e ad onda. La sezione centrale è incorniciata da due paraste, con un alto basamento e capitelli ionici. Al di sopra dei portali laterali si trovano un frontone curvilineo e una finestra rettangolare, mentre l’ingresso centrale è protetto da un breve protiro. Affiancano l’apertura dell’ordine superiore le statue di San Francesco e Sant’Antonio. Nella copertura interna si alternano soffitti a cassettoni lignei, volte a crociera, volte a botte e ad ombrello. L’apparato decorativo è molto ricco e vario, frutto delle varie epoche e testimonianza delle numerose trasformazioni della chiesa. La navata centrale presenta un ciclo di affreschi seicentesco di Giovanni Ambrogio Legnani, raffiguranti episodi delle Storie di San Francesco d’Assisi e di Sant’Antonio da Padova. Del Seicento sono anche gli affreschi del presbiterio, con il Trionfo dell’Eucarestia nella volta e San Francesco nell’abside. Le decorazioni cinquecentesche della cupola ottagonale sono state invece riprese nel Settecento da Giacomo Paravicini. La chiesa conserva numerose opere, tra cui una statua lignea di fine XVI secolo nella cappella del Crocifisso, due ovali su tela di Andrea Porta nella cappella di Sant’Antonio da Padova, un dogma dell’Immacolata Concezione nell’omonima cappella, un gruppo ligneo di Andrea da Corbetta nella cappella della Pietà e affreschi dei misteri nella cappella del Rosario, opera di Aurelio e Giovanni Pietro Luini. All’esterno della chiesa vi è un’ara romana (I-II secolo d.C.) dedicata dal mercante Quinto Cassio agli dei e alle dee.

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