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Erba

RISERVA NATURALE VALLE BOVA


La Riserva Naturale della Valle Bova fu istituita nel 2007 dal Consiglio Regionale della Lombardia. L'accresciuta consapevolezza della necessità di salvaguardia e conservazione dell'ambiente da parte dei cittadini fu fondamentale per la sua designazione. La tutela della biodiversità e la promozione di forme di sviluppo economico locale ecosostenibile furono al tempo, e sono ancora oggi, gli obiettivi della Riserva naturale. Inoltre era evidente il bisogno di proteggere quanto di ancora naturale era presente. L’oasi è collocata tra i primi contrafforti della fascia prealpina, il settore sud occidentale della penisola mariana e la parte nord della zona collinare tra Como e Lecco. Si estende per un'area di 388 ettari e possiede un perimetro di 11,4 chilometri. Il suo limite occidentale è la valle del fiume Cosia, quello orientale è il Monte Paniga. Il confine settentrionale, invece, è il crinale del monte Bolettone insieme alla bocchetta di Lemma e al Monte Puscio. L'analisi fisiografica suddivide l'area della valle in quattro zone differenti: la regione montuosa nei settori settentrionale e orientale, la parte comprendente l'Orrido di Caino e il restante solco valico, l'altopiano dell'Alpe del Viceré ed infine la regione di transizione con l'ambito urbano corrispondente alle varie località periferiche di Erba. Per quanto riguarda il clima, la riserva naturale è ovviamente compresa nella fascia climatica delle prealpi lombarde. La Valle Bova comprende habitat diversi quali forre, pareti rocciose, grotte e boschi. Le zone umide contrastano con le aride rupi calcaree. In una piccola area si possono così incontrare animali diversi, dagli anfibi ai rettili. Qui nidifica anche il falco pellegrino. La zona è accessibile attraverso una fitta rete di sentieri che conduce al cuore della valle: l'Orrido di Caino. Nella Riserva è diffuso il fenomeno del carsismo, con il complesso di grotte dell'Alpe del Vicerè, esteso per oltre 7 km. Le grotte ospitano ecosistemi eccezionali e molto delicati e custodiscono resti fossili di Ursus spelaeus. Tutta l'area, inoltre, è un sito archeologici di rilevanza preistorica e storica.

Contributi: Museo Civico di Erba – Progetto PCTO ©Riproduzione riservata