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Erba

LAVATOI STORICI DI ERBA


I lavatoi presenti a Erba sono numerosi: lavatoio del Mercato, lavatoio della Rovere, lavatoio di Villincino, lavatoio in via Turati, lavatoio di San Maurizio, lavatoio tra via Bassi e via Como, lavatoio in Piazza Castello, lavatoio di Boccogna, lavatoi di Arcellasco (vie XVIII Marzo, Brugora, Tommaseo), lavatoio a Carpesino in via Pietro Mascagni, lavatoio a Crevenna in Piazza Santa Maria Goretti, lavatoio a Buccinigo in via Corti, lavatoio a Parravicino in via Campolasso, lavatoio a Casiglio in via Cesare Cantù. Il lavatoio, dove si trascorrevano numerose ore a lavare i panni propri e altrui, diventava per le donne il contesto ideale per la trasmissione di informazioni. A partire da fine Settecento, le amministrazioni comunali cominciarono a costruire strutture pubbliche coperte, con una vasca alimentata da acqua corrente sorgiva. Le grandi vasche erano dotate di un bordo inclinato di pietra scalanata per appoggiare, insaponare e strofinare i panni. Qui le lavandére, in piedi o inginocchiate sulla predèla, potevano più agevolmente attendere a questa occupazione. In genere vi erano due vasche, una inferiore per il lavaggio e una superiore per la risciacquatura dei panni. I lavatoi rappresentarono un progresso rispetto alla maggiore fatica che imponeva alle lavandaie lo stare chine sulle rive di un corso d’acqua. Inizialmente il lavatoio era scoperto ed edificato laddove era possibile captare la sorgente. In seguito le amministrazioni scelsero di costruirlo nella parte centrale del paese e di dotarlo di una vera e propria costruzione in muratura con le pareti e un tetto per riparare le lavandaie dalle intemperie. Dal 1999 la legge italiana dichiara che i lavatoi fanno parte del patrimonio storico, artistico e culturale e ne incoraggia il restauro e la tutela.  

Contributi: Museo Civico di Erba – Progetto PCTO ©Riproduzione riservata Nella foto: Lavatoio in Piazza Rovere