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Erba

CASTELLI DI ERBA


   Castello di Casiglio

Il Castello di Casiglio, nella frazione di Parravicino, risale al XIV secolo. Aveva una funzione difensivo-residenziale. Il castello fu costruito su un precedente edificio per volere di Beltramino Parravicini, vescovo a Como nel 1339. Nel corso dei due secoli successivi passò in proprietà ai Dal Verme, seguiti dai Cavalleri e dai Longoni. Il maniero presenta una pianta a ferro di cavallo affiancata da una torre quadrangolare nell’angolo nord-ovest. Le facciate in muratura in blocchi di pietra dispongono di ampie finestre con cornici in cotto e grandi vetrate. Durante il XV secolo il castello fu sede del Consolato di Giustizia di Milano, periodo in cui vennero affrescate le pareti del piano superiore. Nel 1800 è stato restaurato e adibito a dimora. L’ultimo restauro risale al 1987 in vista dell’apertura al suo interno di un albergo e di un ristorante.

   Castello di Pomerio

Il Castello di Pomerio è lambito attualmente dalla provinciale Como-Erba, mentre in origine era in posizione isolata. Nelle mappe del Catasto Teresiano è infatti visibile come la strada passasse alcune decine di metri più sotto. L'attuale rocca viene riedificata o trasformata nel corso del Trecento dal cardinale Beltramino Parravicini sulle preesistenti strutture di un fortilizio più antico. Il castello era stato oggetto delle attenzioni dell'illustre prelato che lo aveva fatto restaurare adibendolo ad ospizio per viandanti e religiosi. Il nucleo originario del castello risalirebbe ai secoli XI-XII, come indicherebbe un avanzo di torre dai caratteri architettonici tipicamente lombardi. Sono evidenti la porzione mozzata nella parte superiore e la porta simile a quella della vicina rocca di Villincino, ritenuta anteriore al secolo XI. Pare che un tempo questa roccaforte costituisse la sede di una guarnigione e ciò spiegherebbe la sua posizione poco sopraelevata. È certo il passaggio, dopo i Parravicini feudatari per lungo tempo, dei Visconti e dei Carpani, come attestano gli stemmi conservati su alcune pareti. Nel 1647 venne infeudato dagli Archinto. Più tardi, insieme al borgo di Parravicino, la proprietà tornò ai conti Parravicini. Nel Novecento il complesso fu acquistato dai Conti, noti setaioli della zona, come sede della loro industria. Il castello ha subito diversi rifacimenti, ma conserva ancora un cortile rettangolare con le caratteristiche di una corte d'onore dove si trovano due gelsi secolari. La facciata ovest era già stata restaurata nei primi anni del secolo scorso interpretando l'originale gotico trecentesco. Nella seconda metà del secolo scorso (1973-1982), in occasione dei restauri effettuati in previsione della trasformazione del castello in albergo e ristorante, sono stati scoperti inediti affreschi trecenteschi all'interno della porzione più antica del castello. In particolare sono stati individuati al primo piano pitture trecentesche che rappresentano gli stemmi delle famiglie Parravicini e Carpani. Nel salone dei banchetti al secondo piano, invece, sono stati restaurati due affreschi tardogotici: una Madonna in trono col Bambino e San Benedetto. I due pozzetti del cortile sono stati ricostruiti dopo essere venuti in luce i reperti archeologici, ora conservati al Civico Museo di Erba. Si tratta di frammenti di piatti e ciotole in ceramica medioevale di epoca varia, dal 1300 al 1500, non ricomponibili in quanto appartengono a pezzi diversi.

   Castello di Erba

È da ricordare anche il Castello di Erba, a dominio di Erba Alta. Il maniero fu probabilmente costruito dalla famiglia Di Herba ma è impossibile attestare il periodo della sua fondazione. Le pochissime notizie storiche che riguardano il forte si fermano, infatti, attorno al XV secolo. Tra queste ricordiamo la battaglia di Carcano del 1160 contro Federico Barbarossa, la cui vittoria portò agli abitanti di Erba la cittadinanza milanese. Da citare anche le contese tra Torriani e Visconti, che coinvolsero anche la rocca di Incino. Dell’antico castello di Erba non rimane nulla, se non il titolo di “piazza del Castello” e due torrette di avvistamento. Queste ultime sono state edificate ad inizio Novecento dalla famiglia Valaperta, proprio in memoria dell’antico maniero. Le due torri si trovano all’interno del parco di Villa Due Torrette, in passato anche nota come Villa Valaperta. [caption id="attachment_35989" align="aligncenter" width="291"] © Foto: Villa Due Torrette[/caption]  

Contributi: Museo Civico di Erba – Progetto PCTO ©Riproduzione riservata