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Gorla Maggiore

CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA


Preesistente al XII secolo, l’attuale chiesa di Santa Maria Assunta risale alla seconda metà dell’Ottocento, quando l’edificio fu completamente ricostruito. La struttura si compone di pianta a croce greca ad aula unica, con cappelle laterali, ampia cupola e abside semicircolare. Imponente l’esterno, con facciata a capanna e i volumi del transetto che sporgono sui fianchi. La chiesa è introdotta da uno scenografico sagrato, con scalinata e balconata con pennacchi su brevi pilastri. La facciata è in stile neoclassico, con bugnato angolare, portale architravato con frontone triangolare e vetrata artistica a lunetta con la rappresentazione dell’Assunzione. Corona la superficie un grande timpano, decorato con il triangolo raggiante con l’occhio di Dio. A lato del coro si innalza il campanile, con fusto intonacato e copertura a cupola estradossata con pinnacoli agli angoli. Nella torre sopravvivono sezione dell’antico campanile romanico del XI – XII secolo. Ricco l’apparato decorativo, con lesene in marmo, colonne con capitelli dorici e fregi decorativi nel cornicione. La cupola è interamente affrescata con l’Assunzione della Vergine in cielo mentre nei pennacchi sono rappresentanti gli Evangelisti. Nel catino absidale è raffigurata l’effigie di Dio padre e ai lati del coro sono collocati due pulpiti lignei dorati con confessionali. L’organo, realizzato nel 1881 da Giuseppe Bernasconi, permette di partecipare da molti anni alla Rassegna Antichi Organi patrocinata dalla Provincia di Varese.

Altare in Santa Maria Assunta

Nel 2004 è stato inaugurato il nuovo altare maggiore. Realizzato dallo scultore Floriano Bodini, è dedicato ai 40 anni di sacerdozio di Don Franco. L'altare presenta frontalmente Maria con Gesù Bambino, con alle sue spalle un crocifisso. Tutto ciò simboleggia la funzione materna della Chiesa, l'Assunzione della Vergine durante la Pasqua e l'offerta eucaristica (indicata anche dalla Colomba sopra di loro). Ai lati vi sono i rilievi di San Carlo e Sant'Ambrogio, mentre sul lato verso il sacerdote è presente un pesce con una scritta latina che ne indica la professione di fede. Sull'ambone è raffigurato un giovane pastore con delle pecore e un bastone nella mano. Sul suo capo è posta una corona di spine. Questa rappresentazione indica l'umiltà e la dedizione di Cristo come Buon Pastore. Sopra l'ambone, funge da leggio un libro aperto con un testo in latino. Sulla sede si riconoscono invece San Pietro con le reti piene di pesci e la scritta latina “Duc in altum”.

Splendor Crucis

La chiesa ospita anche lo Splendor Crucis di Paolo Borghi. Realizzata nel 2010, si tratta di un Crocifisso Pasquale a due facciate legato al mistero Pasquale. Inizialmente posto sopra l'altare, è attualmente collocato all'interno del ciborio a baldacchino. L’opera si compone di due facce. Su un lato troviamo Cristo sofferente in croce, mentre sull'altro lato vi è Cristo risorto benedicente. Ai quattro estremi della croce ci sono delle formelle, per un totale di sette. In alto la mano di Dio Padre che indica la Santa Trinità ed è visibile da entrambi i lati, mentre alle altre tre estremità vi sono diverse scene provenienti dal Vangelo. Sul versante del Cristo Crocifisso è raffigurata l'Annunciazione dell'Angelo a Maria, la Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo su Maria e l'Incontro di Gesù con Zaccheo. Nella parte del Cristo Risorto troviamo invece Gesù in cammino coi discepoli di Emmaus, Gesù che spezza il pane e Gesù buon Samaritano che aiuta un uomo ferito in strada. I materiali usati sono profilati in bronzo dorato per la Croce, fusione a cera persa in argento per le sculture, argento per i pannelli cesellati, pietre semidure di diaspro vicino alle formelle e quarzo bianco rutilato per la semisfera luminosa della mano Divina.

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