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Eupilio

DIMORE E PALAZZI STORICI


- Carella

A breve distanza dalla chiesa di San Martino si incontra Villa Freyrie, dimora signorile del XIX secolo. Probabilmente rivisitata ad inizio Novecento, la residenza presenta una pianta a T con volume meridionale quasi immerso nel bel parco all’italiana. Molto ricco il prospetto sud, con modanature eclettiche a cornice delle finestre e frontone barocco con volute laterali sulla sommità. La villa è tuttora di proprietà della famiglia Freyrie, che nel XX secolo fondò la Ski Freyrie. L’azienda, attiva dal 1927 agli anni Ottanta, produceva sci a livello internazionale. I suoi prodotti, fra cui sci pieghevoli, hanno vinto un’Olimpiade e diversi titoli mondiali e italiani.

- Corneno

Palazzo in via XXV aprile e Ca' Vignarca

In piazza XXV aprile si conserva l’ex Municipio di Penzano, costruito sul finire dell’Ottocento. Il palazzo, ultimato nel 1902, fu ideato per ospitare il Municipio e due aule scolastiche. Introdotto da una bella piazzetta alberata, lo stabile presenta un prospetto principale di gusto neoclassico, con vetrata superiore tripartita. Dismessa la sua funzione pubblica nel 2003, è attualmente oggetto di lavori di ristrutturazione. Alle spalle del Palazzotto si colloca Ca’ Vignarca, abitazione dell’omonima antica famiglia. Lo stabile risale probabilmente al XVI secolo ma non si esclude un’origine precedente. Data la posizione, infatti, Ca’ Vignarca – e tutto il complesso di abitazioni adiacenti, costituivano probabilmente l’abitato sotto l’influsso del castello di Corneno. Rivisitato nel corso dei secoli, l’edificio ha perso parte dello stile originario. Si mantengono però la classica struttura a corte e una loggia meridionale, oggi chiusa. Di grande rilievo è il portale ligneo intagliato, con la rappresentazione di facce mostruose e lo stemma nobiliare della famiglia Vignarca.

Villa Moldano e Villa Maria

In posizione elevata ed isolata sorge Villa Moldano, peculiare dimora di design ideata da Carlo Casati fra il 1959 e il 1960. L’abitazione fu progettata per Adrio, avvocato e fratello del architetto, e vide una forte unione dei desideri del committente e lo spirito creativo del progettista. La villa ricorda le linee pulite e geometriche di Casa Kaufmann di Frank Lloyd Wright e presenta una pianta poligonale allungata retta da pilastri in calcestruzzo. Gli ambienti sono disposti su due livelli in maniera dinamica, con corpi avanzati, arretrati e rialzati. Eccedono al rigore esterno la copertura inclinata del soggiorno e la scala principale, retta da una struttura semicurva in acciaio. Molto luminosi gli interni, con ampie vetrate da cui godere del paesaggio. L’idea progettuale coinvolse anche gli interni, con la scelta di ogni elemento di arredo. La villa è oggi in stato in abbandono. Casa Moldano è collegata a Villa Maria. Citata per la prima volta nel Catasto Teresiano e di proprietà della famiglia Sottocasa, la dimora è stata riconvertita in edificio residenziale. La tenuta è composta da diversi corpi di fabbrica, con un lungo volume longitudinale cui si affiancano due edifici perpendicolari. La villa costituisce un buon esempio di casa signorile di campagna e conserva un bel giardino terrazzato e due corti colonnate.

- Mariaga

Molte delle ville storiche di Eupilio nacquero come residenze di vacanza. Tra queste va ricordata Villa Mariaga, dove Antonio Ghislanzoni soggiornò tra il 1869 e il 1871. Secondo le fonti, il librettista compose proprio qui il libretto dell’Aida di Giuseppe Verdi. La dimora risale al XVI secolo, quando sorse come abitazione della nobile famiglia del Conte, tenutaria anche dei diritti di pesca sul Lago del Segrino. Oggetto di varie rivisitazioni, conserva una bifora in laterizi ed alcune cornici in cotto. Poco lontano sorge Villa Appiani, con un grande portale in pietra e un loggiato interno con decorazioni in trompe-l’œil realizzate da Luigi Panigatti.

- Penzano

Su una collina a dominio di Penzano si conserva Palazzo Casino, menzionato per la prima volta nel 1875 ma sicuramente preesistente come casino di caccia. Nel tardo Ottocento l’edificio fu convertito in dimora di campagna per intrattenere gli ospiti di Agostino dell’Armi. La villa era quindi impiegata per feste e utilizzata sia come sala da biliardo sia per rappresentazioni teatrali o musicali. Il palazzo conserva decorazioni molto eclettiche, con richiami neoclassici e barocchi. Molto ricca, in particolare, la fascia del sottogronda, con archetti pensili e mascheroni in terracotta con personaggi teatrali. Di proprietà privata, le ville non sono visitabili.

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