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Inverigo

SANTUARIO DI SANTA MARIA DELLA NOCE


Il Santuario di Santa Maria della Noce sorge isolato nel luogo in cui si ritiene sia avvenuta, nel 1501, un'apparizione miracolosa. Secondo la tradizione, la Madonna col Bambino sarebbe infatti comparsa a due bambini sopra un albero di noci, da cui l’intitolazione. La costruzione del Santuario iniziò già nel 1519 ma la struttura attuale si deve all’interessamento successivo di san Carlo Borromeo e della famiglia Crivelli. Fu proprio il vescovo, in visita pastorale, a suggerire l’erezione di una struttura più dignitosa e il progetto fu affidato alla scuola di Pellegrino Tibaldi. Ulteriori interventi si sono susseguiti nel corso dei secoli. Oggi il Santuario presenta una pianta a croce greca e due cappelle laterali. L’ampio spazio centrale è sormontato da una cupola a calotta cieca. Davanti al Santuario si trovano due antichi portici del mercato. La piazza, infatti, per secoli ha ospitato il mercato cittadino: commercio di rame prima e del baco da seta dal secondo dopoguerra. Attorno alla chiesa si conservano anche gli ambienti di un seminario e un nucleo di case e negozi, la cui sopravvivenza era legata al collegio. L’istituto religioso sorse accanto alla cappella di Santa Maria per volere di san Carlo Borromeo e fu chiuso nel 1638. Molto ricercata la facciata a capanna, introdotta da un piccolo sagrato delimitato da balaustra. Il prospetto è scandito da due coppie di lesene con capitello ionico ed alto basamento in pietra. Al centro si colloca una grande portale ligneo intagliato protetto da frontone triangolare. Al di sopra una vetrata artistica con cornice barocca e un timpano sommitale. Addossato all’abside si innalza il campanile, ricavato da un’antica torre d’avvistamento di fine Cinquecento. Poggiante su un basamento in serizzo, il torrione presenta un fusto in cotto con oculi, monofore cieche e un piccolo loggiato nel piano sommitale. Sobri ed eleganti gli interni, con grandi porzioni monocromatiche e fasce decorative in stile dorico. La cupola e la volta sono affrescate con lacunari e rosoni mentre nei pennacchi sono raffigurati gli Evangelisti. Le cappelle laterali, dedicate a san Carlo Borromeo e san Giuseppe, sono arricchite con stucchi barocchi. Nella cappella del Borromeo si trova anche una pala di San Carlo in Gloria attribuita a Pier Francesco Mazzucchelli, detto il Morazzone. Il Santuario custodisce anche una cinquecentesca Assunzione, una Visitazione di Francesco Crivelli e un San Girolamo di Antonio Campi. Al centro dell’altare maggiore, infine, si colloca la seicentesca statua lignea della Vergine col Bambino. L’icona è arricchita da un drappeggio marmoreo e incorniciata da colonnine tortili e frontone spezzato.

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