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MULINI


Nel verde della località Mulini ci si imbatte nelle testimonianze del secolare sfruttamento del fiume Lambro, per secoli fonte primaria di energia della valle. Dalla fine del Settecento alla metà dell’Ottocento si svilupparono numerosi mulini, magli, folle e filatoi sparsi fra Cranno, Asso e Scarenna. Notevole la storia del Mulino Valsecchi, il cui diritto all’uso delle acque risale al 1369, rendendolo il più antico della provincia di Como. Abitato dalla famiglia Valsecchi da secoli, è stato più volte rimaneggiato ed ampliato. Nel 1917, un’alluvione distrusse le tre ruote in legno, successivamente sostituite da una in ferro, ancora funzionante. L’attività per la macina del grano è terminata nel 1948. Il complesso, composto da più corpi di fabbrica, si colloca trasversalmente rispetto al corso del Lambro.   Nel canale di derivazione, parallela al fiume, si conserva la ruota idraulica. Poco più a valle si incontra il Mulino dei Mauri, attestato nel Catasto teresiano al 1755. Attivo sino agli anni Settanta del Novecento, è posto parallelo al Lambro. Mantiene la vecchia ruota idraulica e le strutture originarie della macinazione, ancora perfettamente funzionanti. Prossimo al centro abitato è invece il Mulino Prato, attestato al XVIII secolo come mulino da grano. Cessata l'attività di macina, il complesso divenne parte dell’omonimo filatoio. Si conserva l’antica ruota in ferro, collocata però nel parco della villa.

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