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Como

SANTUARIO DEL SANTISSIMO CROCIFISSO


Poco fuori la cinta muraria di Como si trova il Santuario del Crocifisso. Originariamente dedicato all’Annunciata, è tra i più importanti luoghi di culto della città. Qui è infatti custodito un venerato Crocifisso ligneo, legato ad un fatto miracoloso avvenuto nel 1529, da cui deriva anche la denominazione. Nei pressi del Santuario si trovava un monastero benedettino, soppresso nel 1654. Entrambi hanno origine tra il XIII -XIV secolo ma, dopo il miracolo del Crocifisso, la chiesa fu completamente rivisitata.

Il Santuario

Il Santuario si presenta oggi con navata unica, due cappelle laterali, due cappelline, ampia cupola e profondo presbiterio absidato. Dal fianco sinistro del coro si eleva l’imponente campanile. Molto elegante la cella campanaria, con paraste e colonne che reggono quattro timpani curvi dentellati. La torre culmina in un tiburio sommitale ottagonale, che riprende l’estetica del tiburio della cupola. Imponente ed elaborata anche la facciata. La porzione inferiore ha un profilo quasi a salienti, con gli ingressi laterali collocati nelle le ali inclinate. Tra gigantesche colonne corinzie, che reggono uno spesso cornicione, si trovano il portale principale con timpano e due statue bronzee di San Pietro e San Paolo. Più lineare la sezione superiore, che appare con un andamento quasi a vela. Al centro si colloca un’ampia vetrata artistica a lunetta, incorniciata da bassorilievi di angeli. Corona la facciata un gruppo scultoreo dell’Annunciazione realizzato da Giuseppe Bayer. Le due ali porticate in finto bugnato, infine, aggiungono monumentalità. Molto ricca e fitta la decorazione interna, risultato di numerose campagne decorative susseguitesi nel corso dei secoli. Lo spazio si sviluppa attorno all’unica navata, in passato orientata in senso opposto. L’impianto è di tipo neobarocco, con numerosi affreschi, decorazioni plastiche e molte opere realizzate fra Seicento e Novecento. Ricordiamo il Trionfo di Cristo Re nella volta, l’Assunta e la Gloria di san Pietro nelle cupoline e il Trionfo dell’Immacolata nella cupola. Nel tamburo e nei pennacchi sono invece raffigurati figure di angeli, le Virtù teologali e i Profeti. Da rammentare anche gli affreschi delle cappelle, realizzati da Carlo Innocenzo Carloni e Pier Francesco Mazzucchelli detto il Morazzone. La statua del Crocifisso è custodita nell’elegante tempietto dell’altare maggiore in marmi policromi. Ben visibile, è affiancato da due statue bronzee dell’Addolorata e di San Giovanni Evangelista. Sulle pareti del coro, tra pitture neobarocche, si trovano i due organi lignei monumentali in stile barocco. Sul fianco sinistro del Santuario, infine, la “Galleria dei Miracoli”, con i numerosi ex voti donati nei secoli.

Il Crocifisso

La statua del Crocifisso, collocata nel tempietto dell’altare maggiore, ha probabilmente origini francesi. All’inizio del Quattrocento i monaci Celestini che reggevano la chiesa, ricevettero in dono il simulacro da alcuni pellegrini. Secondo la tradizione, il fatto miracoloso avvenne il 25 marzo 1529, durante l’annuale processione verso la chiesa di san Bartolomeo. Qui la strada era sbarrata da due catene ma durante la cerimonia il Crocifisso spezzò gli anelli di ferro, permettendo il passaggio al corteo.

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