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Como

CHIESA DEI SANTI AGOSTINO E ANTONINO | Q. SANT’AGOSTINO


Sull’antico porto si trova la chiesa dei Santi Agostino e Antonino. Fondata dagli Eremitani del convento di san Tommaso di Civiglio nel XIV secolo, è oggi il solo esempio di architettura cistercense a Como. La doppia nomina risale al 1773, quando furono assorbite le funzioni della soppressa chiesa di sant’Antonino. L’edificio si presenta oggi con impianto a tre navate, sei cappelle che si aprono sulla galleria di sinistra e torre campanaria con muratura a vista addossata all’abside. La chiesa è introdotta da una breve scalinata, unica superstite dell’antico muro che guidava ai chiostri e al cimitero. Pochi i resti dei chiostri. Della corte più recente resta solo il fianco meridionale, con sette campate e volte a crociera, mentre del chiostro più antico restano tre lati. Sulle pareti vi sono lacerti di affreschi di fine Quattrocento mentre nell’antico refettorio si trova invece un Cenacolo di Sant’Agostino, attribuito a Giovanni Paolo Recchi. Nella facciata a salienti sopravvivono pochi elementi originali, tra cui le lesene policrome che scandiscono lo sviluppo verticale. Il portale è incorniciato da una decorazione floreale e sormontato da un affresco della Madonna col Bambino tra santi. Le fasce policrome ritornano anche come modanatura delle monofore e degli oculi, mentre al centro si colloca una grande rosone. I numerosi restauri eseguiti dagli anni Sessanta hanno permesso di ripristinare l’impianto architettonico originale. Gli interni conservano quindi decorazioni di varie epoche e stili. Sono ben visibili i pilastri in pietra, i soffitti a capriate lignee e alcune decorazioni a fasce bicromatiche. Più ricercato l’apparato delle cappelle della navata sinistra, realizzate in stile rinascimentale e barocco. Allestite nel XVII secolo, presentano stucchi, affreschi, altari lignei e stemmi gentilizi. Le testimonianze più importanti della chiesa si trovano però nell’arco trionfale e nella zona presbiteriale. Dai restauri sono infatti emersi affreschi datati ai primi decenni del Quattrocento. Si riconoscono una Crocifissione, un’Annunciazione con i profeti Geremia e Isaia ed altri Profeti nelle nicchie.

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