UPEL CULTURA › Chiesa di San Giulio d'Orta


Castellanza

CHIESA DI SAN GIULIO D'ORTA


La chiesa di San Giulio d'Orta risale al XIV secolo. La sua fondazione è attestata dal ritrovamento di una tomba, di tale Auricus, datata 1386. Nel Cinquecento si ebbe un primo ampliamento, che si rese insufficiente col tempo. Ad inizio XX secolo fu infatti necessario un’ulteriore modifica per accogliere la numerosa comunità. I lavori durarono dal 1926 al 1953 e interessarono anche il campanile. La chiesa ha oggi un impianto basilicale con pianta a croce latina, completa di tre navate, cupola e abside semicircolare. Realizzata in stile romanico – lombardo in muratura a vista, la facciata si presenta a capanna ma i prolungamenti sui lati la accostano anche a un profilo a salienti. Tra lesene e rientranze, il protagonista è sicuramente il portale principale, sormontato da un protiro a capanna e decorato con un mosaico in lunetta rappresentante l’Incoronazione di Maria. Anche i due ingressi laterali sono abbelliti con mosaici, raffiguranti san Giulio e sant’Anna. Infine, nella sezione superiore della facciata, si trova un grande rosone. Il campanile, ricostruito negli anni Trenta, è in stile romanico, con bifore, trifore su archetti, lanterna ottagonale e cuspide. Con i suoi 93 metri domina sul comune di Castellanza ed è il terzo campanile più alto della Lombardia, ottavo in Italia. Gli interni della chiesa sono in stile romanico. Le navate sono separate da arcate sorrette da pilastri in marmo, mentre la cupola del transetto è sorretta da quattro grandi arcate in muratura. La navata centrale è coperta da volte a vela, non è affrescata ma motivi ornamentali e dettagli in muratura mettono in mostra la sua struttura architettonica. Sui lati si trovano diverse vetrate policrome, che illuminano l’aula. Il presbiterio e l’abside sono invece molto decorati: il pavimento è creato con mosaici in marmo veneziano e al centro si staglia un imponente ciborio su colonne in marmo. La chiesa conserva pregevoli opere pittoriche risalenti al XVI e XVII secolo e, nella sacrestia, antichi mobili intarsiati. La cripta ospita invece interessanti opere d’arte contemporanea.

©Foto: Evenb0302 - Opera propria, CC BY-SA 4.0 ©Riproduzione riservata