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Busto Arsizio

CHIESA DI SANT'EDOARDO


Costruita tra il 1938 e il 1940, la chiesa di Sant'Edoardo è stata progettata da due sacerdoti architetti. Fu inizialmente eretta una cripta provvisoria, seguita poi dalla chiesa in muratura. Eletta a parrocchia nel 1947, la chiesa ebbe un ruolo chiave nella Resistenza italiana. Il parroco Ambrogio Gianotti, infatti, collaborò ripetutamente con le forze partigiane. Proprio da una stanza sotterranea della chiesa, il 25 aprile 1945 fu annunciata via radio la liberazione di tutto il Nord Italia. La chiesa ha un impianto di basilica paleocristiana, con croce latina e una doppia abside semicircolare. Le navate hanno copertura a cassettoni e sulle due laterali si affacciano delle cappelle. Tutta la superficie esterna è rivestita in mattoni rossi a vista. Anticipa l’ingresso alla chiesa un grande quadriportico, sorretto da pilastri rivestiti con serpentino. La porzione inferiore della facciata è parte del porticato, mentre la superiore è a capanna. Corona la facciata un frontone triangolare. Alla sinistra dell’abside svetta il campanile, di base quadrata e in mattoni rossi. Come sulla facciata e sulla torre campanaria, su tutta la chiesa sono disposti diversi gruppi di finestre rettangolari. Le cappelle laterali e il battistero sono affrescati con largo uso di simboli, mentre la navata e il transetto riportano ideogrammi monocromi. Sull’abside svetta un grande mosaico della Trinità. La chiesa conserva inoltre l’antico organo del Santuario di Santa Maria di Piazza. Ricordiamo infine il busto in bronzo e la lapide, posti in memoria del parroco Ambrogio Giannotti e del suo apporto alla Resistenza.

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