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CHIESA DI SAN MARTINO


La chiesa di San Martino nasce come piccola cappella nel V secolo. Era affiancata dall'abitazione del curato e da un cimitero, dove ora sorge il Battistero. Era forse intitolata a San Giulio, che secondo la tradizione la costruì prima di spostarsi a Orta San Giulio. Divenuta parrocchia nel XII secolo, la chiesa è stata ampliata tra il fine Cinquecento e i primi del Seicento, su un progetto di Giuseppe Bernascone. La facciata è stata rifatta nel 1927 e presenta ora un rosone e due trifore sopra i portoni laterali. Gli esterni sono in stile romanico lombardo e bicromatica, con rivestimento in mattoni rossi alternati a bianchi. Internamente affrescata, l'aula è divisa in tre navate. L’altare centrale presenta un tempietto a colonne con una statua del Cristo Redentore. La chiesa conserva inoltre diverse opere, tra cui una tela dell’Addolorata del 1620, un crocifisso ligneo scolpito e un dipinto raffigurante l’Ultima cena di Herman Metelerkamp. Nella sagrestia si trova un grande armadio in noce scolpito nel 1674. La chiesa custodisce inoltre un antico affresco della primitiva cappella, rappresentate la Madonna delle Grazie col Bambino, Sant’Agata, San Cristoforo e San Rocco.

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