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Smart working PA, la bozza di CCNL presentata da Aran ai sindacati

16/09/2021
I dipendenti pubblici interessati allo smart working dovranno firmare un accordo scritto con l’Amministrazione che preveda la durata (a termine o a tempo indeterminato); le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa fuori dalla sede abituale di lavoro, con specifica indicazione delle giornate di lavoro da svolgere in sede e di quelle da svolgere a distanza; le modalità di recesso, che deve avvenire con un termine non inferiore a 30 giorni salve le ipotesi previste dall’art. 19 legge 81/2017; le ipotesi di giustificato motivo di recesso; i tempi di riposo del lavoratore e le misure tecniche e organizzative necessarie per assicurare la diritto alla disconnessione del lavoratore dalle strumentazioni tecnologiche di lavoro; le fasce di operabilità, di contattabilità e di inoperabilità; le modalità di esercizio del potere direttivo e di controllo del datore di lavoro sulla prestazione resa dal lavoratore. È quanto prevede la bozza di CCNL Funzioni Centrali sul lavoro agile, presentata dall’ARAN.

Si potrà ricorrere al lavoro agile per processi e attività di lavoro, previamente individuati dalle amministrazioni, per i quali sussistano i necessari requisiti organizzativi e tecnologici per operare con tale modalità, fermo restando che sono esclusi i lavori in turno e quelli che richiedono l’utilizzo costante di strumentazioni non remotizzabili. L’amministrazione garantisce al personale in lavoro agile le stesse opportunità rispetto alle progressioni di carriera, alle progressioni economiche, alla incentivazione della performance e alle iniziative formative previste per tutti i dipendenti che prestano attività lavorativa in presenza.

L’amministrazione nel dare accesso al lavoro agile dovrà contemperare le esigenze di benessere e flessibilità dei lavoratori con gli obiettivi di miglioramento del servizio pubblico, facilitando l’accesso al lavoro agile ai lavoratori che si trovano in condizioni di particolare necessità, non coperte da altre misure, ad esempio:
a) genitori di bambini di età inferiore a 3 anni;
b) dipendenti portatori di handicap in situazione di gravità;
c) dipendenti che assistono portatori di handicap in situazione di gravità.

Il prossimo 22 settembre ci sarà un incontro tra Aran e sindacati per discutere della proposta.

 

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