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Senza gara niente affidamenti estranei all’appalto iniziale

15/04/2022
Con atto del presidente dell’8 marzo 2022, Anac ha stabilito che nella procedura di affidamento degli impianti sportivi comunali a privati la stazione appaltante non possa accordare senza gara al concessionario affidamenti aggiuntivi estranei all’appalto originario. Inoltre, è necessario dichiarare se l’affidamento abbia o meno rilevanza economica, ossia se la sua gestione sia remunerativa e quindi in grado di produrre reddito.
Nel caso di specie, i rilievi dell’Autorità riguardano una procedura negoziata per la concessione di un centro sportivo comunale. Oggetto della concessione, in particolare, la gestione e la manutenzione del campo di beach volley, del campo di bocce, della palestra, della saletta riunioni, del campo di calcetto, di servizi igienici e spogliatoi, del parcheggio, di una struttura per feste all’aperto, del parco giochi, della sala tempo libero e del salone polifunzionale. La stazione appaltante (comune) ha approvato, al termine dell’aggiudicazione, la proposta della società concessionaria di realizzare e gestire anche due campi da padel-tennis attraverso l’ingresso di un soggetto terzo ad essa affiliato. Il tutto in assenza di un piano finanziario e senza verificare il possesso dei requisiti della società terza chiamata a realizzare i nuovi campi. La stazione appaltante ha affidato alla stessa società anche la gestione del bar del centro sportivo, non ricompresa nella concessione originaria.
Inoltre, la decisione di consentire la costruzione dei campi di padel-tennis e di gestire il bar senza negoziazione, Un rischio, nel caso specifico, ancora più rilevante a fronte della possibilità, estranea alla concessione originaria, di costruire i campi di padel-tennis e di gestire il bar senza negoziazione viola i principi di concorrenza e trasparenza perché se la costruzione dei campi di padel-tennis e la gestione del bar senza negoziazione fossero stati resi noti a priori avrebbero consentito una maggiore partecipazione degli operatori economici.
Infine, rileva l’Anac, la costruzione dei campi di padel disposta in favore di un operatore economico diverso dall’aggiudicatario, sulla base di una generica proposta contenuta nell’offerta tecnica, rappresenta una variante non consentita dalla legge oltre ad essere stata decisa senza le garanzie richieste dalle regole dei contratti pubblici, sia per quanto riguarda la scelta degli offerenti con specifici requisiti e sia per il vaglio di un’offerta concreta e sostenibile dal punto di vista tecnico ed economico finanziario.

 

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