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Predisposizione e gestione di progetti di pubblica utilità

30/09/2019
Il reddito di cittadinanza introduce in modo strutturale su tutto il territorio nazionale una misura “livello essenziale” di strategica rilevanza per i cittadini e le amministrazioni locali.

Si tratta di una misura economica, accompagnata da un progetto (patto per il lavoro o patto per l’inclusione sociale) in cui viene chiesto al beneficiario di “restituire tempo” alla comunità locale del luogo di residenza, in progetto di pubblica utilità.

In parte si tratta di una misura che utilizza le attività e le modalità già sperimentate con il ReI, ma in parte introduce nuovi adempimenti in capo ai comuni.

In particolare, oltre alle attività di controllo dei requisiti anagrafici ed alle attività più tipiche del servizio sociale professionale (valutazione multidimensionale e progettazione personalizzata), si chiede ai comuni di predisporre progetti di pubblica utilità in cui impegnare i beneficiari della misura per un numero di ore settimanali da 8 a 16.

Tali progetti devono essere collocati dai comuni sulla piattaforma SIUSS in modo da poter essere consultabili dai beneficiari, che scelgono in base alle loro attitudini ed alle loro competenze dove svolgere le ore di impegno previste nel progetto.

Vari sono i settori in cui possono essere collocati questi progetti: dal servizio tecnico, ai servizi culturali, alla scuola, ai servizi sociali, ecc. inoltre, è possibile collocare alcuni progetti presso servizi gestiti in convenzione con il terzo settore.

Vari gli adempimenti richiesti, che possono in qualche modo ricordare quelli già sperimentati col servizio civile volontario:

  1. Individuazione di figure responsabili: un responsabile dell’ente, e vari operatori referenti per ogni sede locale di progetto.

  2. Formazione: individuazione e definizione del programma di formazione generale e formazione specifica per i beneficiari impegnati nei progetti di utilità sociale

  3. Gestione amministrativa: tenuta delle presenze, e verifica dell’andamento del progetto, da comunicare poi alla piattaforma INPS

  4. Verifica dell’impatto: valutazione della qualità e dell’efficacia dell’apporto fornito dai beneficiari RdC all’interno dei servizi in cui sono stati collocati progetti di pubblica utilità


UPEL, con la collaborazione della dott.ssa Nicoletta Baracchini, esperta in materia, intende offrire un servizio di supporto ai comuni, che va dalla formazione in house, e fino all’ accompagnamento in tutte le fasi della realizzazione dei progetti di pubblica utilità, dalla progettazione iniziale alla verifica finale.

In particolare, l’assistenza tecnica completa, consiste in:

  1. Analisi dei fabbisogni:

    1. dalla verifica dei dati quantitativi sui beneficiari, e dalle loro composizioni nucleo, si identificheranno il numero dei posti e il numero delle ore necessarie ad impegnare i beneficiari





  1. ricognizione e analisi delle sedi in cui collocare i progetti di pubblica utilità



  1. ricognizione dei servizi comunali in cui è possibile collocare i progetti di pubblica utilità

  2. ricognizione dei servizi in convenzione o gestiti dal terzo settore in cui è possibile collocare i progetti di pubblica utilità



  1. individuazione dei referenti delle sedi locali di progetto, loro formazione e coordinamento



  1. predisposizione dei progetti per la collocazione sulla piattaforma



  1. precisa individuazione dei requisiti per il corretto matching con i beneficiari RdC



  1. effettuazione della formazione generale ai beneficiari



  1. predisposizione degli strumenti amministrativi per la gestione delle presenze, assenze, giustificazioni, ecc.



  1. valutazione della qualità dei servizi resi, dell’efficacia degli interventi e dell’impatto dei progetti di pubblica utilità sul sistema locale dei servizi


UPEL si rende disponibile, per il tramite della Dott.ssa Baracchini, a definire in maniera personalizzata il fabbisogno dell’Ente, fornendo poi preventivi ad hoc.

Si fa presente che tutte le attività connesse alla predisposizione e gestione dei progetti di pubblica utilità, possono essere finanziati con i trasferimenti dedicati al reddito di cittadinanza tramite PON inclusione e fondo povertà.

Per coloro che sono interessati all’attività sopra descritta si chiede cortesemente di restituire alla segreteria UPEL (upel@upel.va.it) , compilata e firmata, la scheda di “richiesta informazioni”, qui di seguito allegata. Sarà ns. cura contattarvi nel più breve tempo possibile.