La famiglia Verga, originaria dell’Alto Milanese, fu attiva a Cocquio nel campo della bachicoltura grazie a don Diego Verga, coadiutore parrocchiale. Nel 1878, alla morte del reverendo, il patrimonio passò ai fratelli Verga, che nel 1881 parteciparono alla esposizione nazionale di Milano. Un giornale locale descrive con abbondanza di particolari la loro attività a Cocquio “…I fratelli Verga esporranno bozzoli neri, gialli, bianchi delle diverse razze, ottenuti con allevamenti speciali nello stabilimento di Cocquio.” Qualche anno dopo, nel 1886, sono presenti anche all’esposizione di Varese e si guadagnano riconoscimenti prestigiosi “nel settore della bachicoltura conquistano medaglie d’oro i fratelli Verga di Cocquio.” Dal Corriere del Verbano, Dicembre 1884 “ la ditta fratelli Verga di Cocquio che ha riportato all’esposizione nazionale di Torino, la medaglia d’oro, a uno stabilimento di bachicoltura in Cocquio, che è uno dei primari d’Italia del suo genere. In un grandioso fabbricato si coltiva l’allevamento del baco da seta. Ogni farfalla dopo essere stata fecondata viene messa in un piccolo sacchetto di tulle. Un gran numero di ragazzi opera in quell’immenso stabilimento, leva dai sacchetti le farfalle che vengono stritolate e passate al microscopio: quelli che si presentano sane, la loro semente viene tenuta buona; la semente di quelli colpiti dalla malattia, viene distrutta. Per cui la ditta fratelli Verga, non mette in commercio che semi bachi di ottima qualità e di esito sicuro.” Nel 1909 l’azienda subì un grave tracollo economico - finanziario e poco dopo tutta la proprietà fu messa in vendita.
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