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PA digitale 2026 – Migrazione al cloud: aggiornate linee guida di asseverazione

06/02/2023
Con l’aggiornamento delle Linee guida per i Soggetti attuatori sono state introdotte importanti novità per tutte le PA locali protagoniste della migrazione al cloud. L’asseverazione verrà considerata come superata positivamente anche se il servizio che doveva essere migrato in modalità “A -Trasferimento”, è stato invece migrato in modalità “B – Aggiornamento”. Vengono quindi riconosciuti i casi virtuosi in cui l’Ente ha optato per una scelta migliorativa rispetto a quella dichiarata in fase di candidatura. Le amministrazioni coinvolte non dovranno risottomettere una nuova candidatura per far sì che il progetto venga considerato completato con successo. La valutazione positiva dell’effettiva migrazione in modalità “B – Aggiornamento” non comporterà una variazione del contributo riconosciuto all’ente in fase di candidatura.

Le modalità di migrazione in cloud
La Strategia Cloud Italia prevede due modalità di migrazione:

  • A – Trasferimento in sicurezza dell’infrastruttura IT;

  • B – Aggiornamento in sicurezza di applicazioni in cloud.


Nella modalità “A – Trasferimento”, la migrazione verso il cloud deve essere effettuata secondo una strategia Lift&Shift, conosciuta anche come rehosting, ovvero il passaggio completo dell’intero servizio su un hosting cloud, comprensivo di applicazioni e dati, senza alcuna modifica agli applicativi: l’esatta replica del servizio esistente ma in ambiente cloud.

La modalità “B – Aggiornamento”, invece, prevede che la migrazione del servizio dell’amministrazione sia effettuata con una delle seguenti strategie: repurchase/replace, ovvero la migrazione verso una soluzione nativa in cloud; replatform, nel caso venga effettuata la riorganizzazione dell’architettura applicativa; re-architect, quando viene ripensata in maniera significativa l’architettura “core” di un applicativo in ottica cloud.


Cosa si intende per migrazione in modalità migliorativa
Gli Avvisi PA digitale 2026 richiedono il raggiungimento di tutti gli obiettivi dichiarati in fase di candidatura per ottenere l’erogazione delle risorse. Con questa novità però gli Enti che avevano dichiarato di migrare un determinato servizio in modalità “A – Trasferimento”, ma che invece hanno optato per la modalità “B – Aggiornamento” avranno comunque la possibilità di superare positivamente la fase di asseverazione.



La novità riguarda quindi solo quelle situazione in cui le PA hanno scelto di procedere in una direzione migliorativa rispetto a quanto originariamente previsto durante la candidatura, e non comporterà una variazione del contributo concesso originariamente all’Ente.



Linee guida aggiornate

 

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