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› Decreto Enti Pubblici – DL 51/2023. Via libera definitivo dal Senato
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Decreto Enti Pubblici – DL 51/2023. Via libera definitivo dal Senato
29/06/2023
Con 100 voti favorevoli, 72 contrari e un’astensione, l’Assemblea del Senato ha rinnovato la fiducia al Governo approvando definitivamente, con modificazioni, il D.L. n. 51/2023 recante disposizioni urgenti in materia di amministrazione di enti pubblici, termini legislativi e iniziative di solidarietà sociale (
A.S. 774
).
Tra le diverse disposizioni di interesse degli enti locali, segnaliamo:
l’art. 4, commi 3-novies-3-undecies, che incrementano di 1,5 milioni di euro dal 2023 il contributo in favore dei Comuni, volto a ristorare detti enti delle minori entrate derivanti dalle agevolazioni in materia di accatastamento e, dunque, di tassazione degli immobili a uso produttivo e a destinazione speciale disposte dalla legge di stabilità 2016, individuandone altresì le modalità di riparto e la relativa copertura finanziaria.
l’art. 4-bis, che assegna al responsabile del servizio finanziario il compito di redigere il provvedimento con il quale si rettificano gli allegati del rendiconto 2022 degli enti locali, concernenti il risultato di amministrazione e l’elenco analitico delle risorse vincolate nel risultato di amministrazione, al fine di adeguare i predetti allegati alle risultanze della certificazione attestante la perdita di gettito connessa all’emergenza epidemiologica da Covid-19. Il rendiconto della gestione degli enti locali per l’esercizio finanziario 2022, aggiornato ai sensi della presente disposizione, è tempestivamente trasmesso alla banca dati delle amministrazioni pubbliche. Inoltre, si fissa al 31 luglio 2023 il termine entro il quale i comuni devono certificare, con riferimento all’anno 2022, il raggiungimento degli obiettivi di servizio relativi al potenziamento dei servizi sociali comunali, del servizio asili nido e del trasporto scolastico di alunni con disabilità – cui sono collegati i trasferimenti di risorse dal Fondo di solidarietà comunale – attraverso la compilazione delle schede di monitoraggio da trasmettere digitalmente alla SOSE Spa.
l‘art. 6, comma 2-bis, il quale reca modifiche all’articolo 108, comma 7, del Codice dei contratti pubblici, al fine di stabilire che l’adozione di politiche tese al raggiungimento della parità di genere da parte delle imprese non possono essere autocertificate ma devono essere dimostrate mediante il possesso della certificazione prevista dal Codice delle pari opportunità tra uomo e donna.
l‘art. 6, comma 2-ter, il quale prevede che, fino al 30 novembre 2023, PagoPA, in qualità di gestore della Piattaforma notifiche digitali (PND), invii al destinatario, sprovvisto di domicilio digitale, anche una copia analogica dell’atto notificato, unitamente all’avviso di avvenuta ricezione in formato cartaceo. Conseguentemente, i contratti di appalto stipulati dal gestore della piattaforma sono integrati con tutti gli scaglioni di peso previsti dal tariffario del Servizio Postale Universale. Il gestore della piattaforma può individuare tramite avviso pubblico i soggetti autorizzati a fornire il servizio ed eroga, nelle more dell’avvio dei contratti con i medesimi fornitori, i servizi necessari per consentire l’accesso universale alla piattaforma, con diritto alla ripetizione dei relativi costi a carico dei destinatari delle notificazioni.
l’art. 6-bis, che proroga al 15 agosto il termine entro il quale i comuni beneficiari dei contributi per l’anno 2023, per il potenziamento degli investimenti per la sicurezza di scuole, strade, edifici pubblici ed efficientamento energetico riconosciuti dall’articolo 30, comma 14-bis, del decreto-legge n. 34 del 2019, sono tenuti ad iniziare l’esecuzione dei lavori. La revoca del contributo, in caso di mancato rispetto di tale termine o di parziale utilizzo del contributo, avviene entro il 15 settembre, anziché entro il 15 giugno. Inoltre, i comuni beneficiari delle somme derivanti dalle revoche devono iniziare i lavori entro il 15 gennaio 2024, anziché entro il 15 ottobre.
l’art. 7, che differisce dal 31 maggio al 30 giugno 2023 (in corrispondenza della scadenza della relativa milestone europea) il termine ultimo entro cui, con decreto del Ministro dell’istruzione e del merito, di concerto con il Ministro dell’interno, deve essere fissato e temporalmente collocato il termine di aggiudicazione degli interventi di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni destinati ad asili nido, scuole dell’infanzia e a centri polifunzionali per i servizi alla famiglia, a valere sulle risorse di cui all’art. 1, comma 59, della L. 160/2019 (che ha istituito nello stato di previsione del Ministero dell’interno il fondo «Asili nido e scuole dell’infanzia») rientranti nel PNRR, Missione 4 – Istruzione e Ricerca – Componente 1 – Potenziamento dell’offerta dei servizi di istruzione: dagli asili nido alle Università – Investimento 1.1 «Piano per asili nido e scuole dell’infanzia e servizi di educazione e cura per la prima infanzia».
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