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Chiesa di Sant’Anastasio Martire

22/06/2021
La chiesa di Sant'Anastasio è stata costruita tra le due guerre mondiali, nello stesso luogo in cui sorgeva una chiesetta demolita nel XIX secolo. Al 1959 risalgono le decorazioni interne, mentre negli anni Novanta fu aggiunto il nuovo presbiterio.

L'edificio ha un impianto a croce latina, con tre navate coperte da volta a crociera, coro quadrato ed abside semicircolare. Lungo le navate laterali e al termine del transetto si aprono delle cappelle laterali. Gli esterni sono in stile neoromanico – medievale, con mattoni a vista. Si distingue il campanile: unico superstite della preesistente chiesa, è intonacato.
La facciata è a salienti, con i portali d’ingresso iscritti dentro tre grandi archi rientranti. Sopra l’ingresso centrale si trova una piccola bifora mentre un frontone triangolare corona la struttura. La facciata è in realtà incompiuta, da qui la sua scarna semplicità: il progetto prevedeva altre due campane, mai aggiunte. Maggiori decorazioni si trovano negli esterni dell’abside, con archetti pensili, loggiati ciechi e vivaci contrasti dati dal rosso del mattone a vista e nel grigio della pietra e del cemento.

Gli interni sono molto ricchi. Diversi gli affreschi presenti, nell’arco trionfale, nel presbiterio e nel catino absidale. Qui si trovano anche un mosaico del Sacro Cuore di Maria e della Santissima Trinità. Nelle navate si trovano vetrate e oculi policromi con la rappresentazione di santi, mentre l’altare maggiore è in pietra con un bassorilievo. Al termine del transetto di sinistra, all’ingresso della cappella, si trova una statua lignea policroma della Beata Vergine, attribuita all’artista lombardo Giuseppe Antegnati. Recentemente restaurata, la scultura risale al 1749 ed è ricca di dettagli. Incisi, soprattutto sul manto, si trovano diverse trame: grappoli d’uva e vite, melograni, ciliegie, prugne, nocciole, garofani, uccellini, rose e gelsomini, tutti simboli e metafore con un forte legame mariano.

©Foto: CristianNX - Own work, CC BY-SA 4.0
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