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Castello Visconti di San Vito

02/07/2022
Il castello di Somma Lombardo è stato costruito nel XIII secolo a scopo difensivo.
Nel 1448 la rocca divenne residenza fissa dei fratelli Francesco e Guido Visconti, fuggiti da Milano dopo l’instaurazione della Repubblica Ambrosiana. A questo periodo risalgono i lavori di ampliamento e abbellimento del castello, con la costruzione di un fossato e di alcuni ponti levatoi. Nel 1473 i fratelli suddivisero la proprietà: a Guido, capostipite dei Visconti di Modrone, spettò la sezione più antica. Francesco invece, prese le nuove unità, darà vita alla dinastia dei Visconti di San Vito.

Negli anni Cinquanta la proprietà è stata riunita dal marchese don Alberto Visconti di San Vito.
Il complesso appare oggi fortemente rimaneggiato, a causa dell’adeguamento a dimora signorile. Ha pianta quadrangolare ma è formato da più edifici, con cortili ed ingressi separati. Dell’antica struttura medievale si conservano le imponenti torri, alcune merlature e gli alti basamenti. Monumento nazionale e importante dominio storico, dal 1996 il castello è visitabile.

Gli ambienti


All’interno si mantengono molti locali originali con arredi d’epoca. Ricordiamo:
- lo scalone monumentale, il Salone d’Onore, la Sala delle Feste e le sale del piano nobile, decorati con affreschi di carattere allegorico e profano attribuiti alla scuola del Procaccini;
- la Camera Reale, che custodisce preziosi arredi e mobili seicenteschi, tra cui un imponente letto ligneo del Seicento lombardo. La stanza era riservata ai soggiorni del Re d’Italia;
- la grande biblioteca, che accoglie oltre 30 mila volumi;
- una galleria di quadri a soggetto religioso dedicata a Papa Gregorio XIV (qui nato nel 1535) e una sala in onore del Conte Gabrio Casati, eroe risorgimentale e imparentato con gli ultimi discendenti dei marchesi Visconti.
Sono parte del fortilizio anche la Cappella della Madonna Assunta, con la pala d’altare dell’Apparizione dell'Angelo alla Vergine Maria, e un affresco della Natività di Gesù su un muro del Cortile d’Inverno.

Le raccolte


Il castello ospita inoltre diverse collezioni:
- nella Sala delle stagioni è collocata una raccolta di piatti da barba, con più di cinquecento pezzi in porcellana, argento, alabastro, legno e ottone provenienti da tutto il mondo;
- una collezione di oltre trecento uccelli impagliati;
- una raccolta di armi e armature spagnole del XVI secolo;
- una sala dedicata alle urne cinerarie della civiltà di Golasecca, con reperti in parte provenienti da donazioni e in parte scoperti dal marchese Carlo Ermes Visconti nei terreni di sua proprietà.
Aperture
Da aprile ad ottobre
Domenica | 10:00 – 18:00

©Foto: Paolo Monti - Fondo Paolo Monti, CC BY-SA 4.0
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