Di grande impatto Villa Porro Lambertenghi, maestosa dimora storica sita al confine del paese. La residenza è stata edificata in più momenti a partire dal XVI secolo. Alla morte dell'ultimo discendente nella Grande Guerra, la Villa passò alla Società Italiana per la Protezione dei Fanciulli di Milano. Dal 1927 al 1962, quindi, il complesso ospitò un centro socio-educativo e una scuola professionale.
Dagli anni Settanta, purtroppo, la dimora versa in uno stato di profondo abbandono e degrado.

La villa si compone di più corpi di fabbrica con pianta ad U diversamente orientati. Tre le corti: ad est quella d’accesso, a sud quella meridionale ed a nord la corte rustica. La porzione più antica affaccia a meridione e confina con la chiesetta dei Santi Giuseppe e Maria Sposi, con cui un tempo era collegata da un ponticello. Più recenti le due ali perpendicolari che dominano l’area agricola.

Spogliata di tutti gli arredi e delle opere d’arte, la Villa conserva pochissimi dettagli dei fasti di un tempo. Fra questi un porticato neoclassico con volte a crociera lungo tutto il perimetro interno e un magnifico fastigio in pietra, con stemma dei Porro, sulla facciata est. Poco rimane della decorazioni interne, che comprendevano diversi affreschi di soggetto mitologico e ricercati stucchi plastici.
Completamente persi anche il giardino all’inglese ed il viale d’accesso, di cui rimane solo una cancellata.

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