Nel 2020, presso Villa Gianetti, è stata allestita la Collezione Giuditta Pasta-La Divina. Si tratta di un percorso museale volto a ricostruire la vita della cantante lirica di origini saronnesi, nata Angiola Maria Costanza Negri (Saronno 1797-Blevio 1865). La raccolta è stata donata nel 2019 al Comune di Saronno dal collezionista milanese Giorgio Cavallari, appassionato della figura della cantante.
La collezione è stata dichiarata di particolare interesse storico dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Lombardia.

Giuditta Pasta, appena diciottenne, esordì a Milano nel 1816 a fianco del marito Giuseppe Pasta, in un lavoro del suo insegnante, il compositore e maestro di cembalo Giuseppe Scappa, dal titolo “Lopez de Vega”. Tuttavia la sua fortuna si deve ai successi parigini e londinesi, prima come contralto e successivamente come insuperabile soprano.

   La Collezione

Cavallari decise di dedicarsi a ricostruire la vita e la carriera dell’icona del bel canto ottocentesco e della storia della musica del Romanticismo. La collezione si compone di 667 pezzi totali, suddivisi in 298 documenti, 100 manoscritti, 34 volumi a stampa, 108 quadri, 38 mobili e 84 oggetti personali. Mentre gli oggetti e i quadri sono esposti perlopiù all’interno della Villa, i documenti e i manoscritti sono custoditi nell'archivio e sono consultabili su prenotazione.

La sede di Villa Gianetti richiama un ambiente domestico e la dimensione del salotto ottocentesco, in cui all’epoca si costruivano relazioni importanti con la società politico-letteraria. Ad accompagnare i visitatori durante il percorso è il Diario di Giuditta, che racconta attraverso gli appunti della cantante stessa e dei contemporanei la sua storia. I tendaggi illustrati riprendono invece la carta da parati di Villa Pasta a Blevio.
Gli oggetti personali dell’artista completano l’immersione nella vita della cantante.

Aperture:
Martedì e giovedì | 15:00 – 18:00
Sabato e domenica | 10:00 – 12:30 / 15:00 – 18:00

Per info:
culturaeventi@comune.saronno.va.it
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