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Massi coppellati di Lipomo

13/07/2022
Poco lontano dalla località Tarliscia, lungo le pareti del Monte Croce comprese nel territorio di Lipomo, si conservano tre massi coppellati. Tutti i sassi sono di natura micacistica mentre le incisioni risalgono all’età neolitico ed oltre.

Il Sass sura Lipomm, scoperto dall’ing. Antonio Giussani, è stato descritto per la prima volta nel 1901 sulla Rivista archeologica della provincia di Como. Si tratta di un masso lungo cinque metri ed alto tre, con cinque coppelle riunite da un canaletto tortuoso. Il gruppo parrebbe richiamare la costellazione del cigno.

Poco lontani, ma scoperti solo nel 1993, sono invece il Sasso di Mezzo e il più piccolo Sasso di Enzo.
Sulle loro superfici si trovano numerose coppelle di vario diametro e profondità, rispettivamente ventiquattro e quindici. Anche questo gruppo di incisioni sembra riprodurre costellazioni.

Non è chiaro quale fosse il ruolo dei massi coppellati ma nel caso di Lipomo si può anche supporre servissero alla creazione di un calendario.

©Fonte e Foto: Lipomo e la sua storia, Mario Mascetti
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