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Roccoli

22/06/2021
L’uccellagione, ovvero la cattura di uccelli senza l’uso del fucile, era una pratica molto diffusa a Cantello, dove gli uccelli migratori passavano con costanza e frequenza. Sugli altopiani intorno al comune si svilupparono quindi diverse strutture per la caccia, oggi vietata (legge n.799/1967).

La cattura avveniva con delle reti, tese in appositi impianti arborei e terrazzamenti. L’appostamento avveniva nei roccoli (torrette centrali) o nelle bressane (struttura più semplici). Sulle colline intorno al paese sono ancora visibili le articolate piantumazioni e in alcuni casi anche alcuni roccoli superstiti. Il più antico e famoso è a Ligurno, situato sulla collina più alta. Già noto nel XVIII secolo, è appartenuto al senatore Luigi Gasparotto e dal 1922 è monumento nazionale.
Altri due roccoli superstiti si trovano in località Gremello e sul colle Montesì. Quest’ultimo ha operato anche oltre il 1967 come osservatorio ornitologico per lo studio delle correnti migratorie. Ogni anno, ormai da più di cinquant’anni, la Pro Loco di Cantello organizza la “Sagra degli uccelli”, per celebrare il melodioso cinguettio degli uccelli cantori che ancora passano per il paese.

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