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Chiesa di Santa Maria Annunciata

21/06/2021
Immersa nel verde, la chiesa di Santa Maria Annunciata sorge in una posizione isolata. Dal suo sagrato si apre un belvedere sulla Valbossa, con vista dal lago di Varese sino al massiccio del Monte Rosa.
Edificata probabilmente tra XIII e XIV secolo, conserva molti dettagli originari. Risale al Seicento l'aggiunta della sagrestia, del campanile e della casa parrocchiale. La chiesa fu anche luogo di sepoltura della famiglia Bossi di Azzate e durante l’epidemia di peste fu adibita a lazzaretto.

La facciata a capanna è in parte intonacata e in parte in pietra a vista. Il portale d’ingresso è ornato con dettagli in cotto.  L’apertura sopra l'accesso, oggi quadrata, era un tempo un rosone mentre le due finestrelle ogivali sono aggiunte del XX secolo. L’interno è un’unica aula in stile lombardo-gotico con una cappella laterale e un’abside semicircolare. Copre l'ambiente uno spettacolare soffitto ligneo a cassettoni, dipinto con fiori chiari.

Riccamente decorata, la chiesa di Santa Maria Annunciata è conosciuta per i suoi preziosi affreschi. Nel 1930, sotto uno strato di calce, fu scoperto lo spettacolare ciclo del Giudizio Universale, dipinto su tutto l’arco del presbiterio. L’autore, noto come Maestro di Brunello, deve averlo affrescato tra il 1480 e il 1520. Un Cristo in mandorla è raffigurato nell'atto di giudicare le anime. Alla sua sinistra si trovano i beati e le porte del paradiso mentre a destra i dannati e le figure infernali. Questo magnifico affresco, recentemente restaurato, è considerato un’opera rara, sia per l’inusuale scelta frontale sia per l’antichità e l’alto grado di conservazione.

Nel presbiterio e nelle nicchie laterali all’arco sono inoltre ritratti una Madonna col Bambino, Santa Caterina d’Alessandria e i Santi Sebastiano e Rocco. Sull’altare si trova un Cristo in croce, posto nel 1831.
Il giardino ospita una statua della Madonna della pietà, dello scultore Vincenzo Pizzolato.

©Foto: Dario Crespi - Opera propria, CC BY-SA 4.0
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