La legge 241/1990: le norme sul procedimento e la struttura del provvedimento | laboratorio – Emanuele Boscolo
Questo webinar è terminato
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Data
27 Giugno 2023
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Orario
9:30 - 12:30
Laboratorio a pagamento
Iscrizioni a numero chiuso
Docente
Emanuele Boscolo
- Professore ordinario di diritto amministrativo Università degli Studi dell’Insubria – Dipartimento di Diritto, Economia e Culture
- Presidente dell’Associazione Italiana di Diritto Urbanistico (AIDU)
- Autore di monografie e di contributi scientifici in tema di governo del territorio, diritto amministrativo e dei servizi pubblici
- Avvocato amministrativista e co-estensore di piani urbanistici e territoriali.
Programma
- I principi sul giusto procedimento tra diritto nazionale ed europeo
- Proporzionalità e tutela dell’affidamento, economicità, efficacia, trasparenza e pubblicità, collaborazione e buona fede: esempi e casistica
- La centralità del procedimento: a. funzione conoscitiva e vincoli di razionalità sulla decisione; b. l’apertura partecipativa tra garanzia e informazione
- La struttura del procedimento, i compiti e doveri del responsabile
- Il dovere di soccorso e la formulazione del ‘progetto di decisione’: la funzione di ‘regia’ dell’istruttoria e il vincolo sulla decisione
- Le conferenze dei servizi: decisoria, istruttoria, preliminare: strategie di partecipazione
- La gestione della conferenza dei servizi: ordinaria, semplificata
- I pareri e le valutazioni tecniche (silenzio assenso endoprocedimentale)
- La fase predecisionale: l’art. 10-bis e l’esplicitazione dei motivi ostativi: la verifica di tenuta delle ragioni ostative
- Gli accordi pubblico-privato e il paradigma dell’art. 11: negoziazione, contenuti, limiti, le convenzioni tipizzate: esempi, tecniche, modelli e responsabilità
- Il dovere di conclusione del procedimento: sostituzione interna, sanzioni e responsabilità
- La SCIA: potere di controllo e diritto soggettivo a regime amministrativo e gli altri modelli comunicativi: la struttura del potere di controllo, termini, contenuti
- Il provvedimento: tipicità e nominatività, motivazione, imperatività, esecutività, esecutorietà: esempi e tecniche di redazione
- Il silenzio-assenso
- I tipi provvedimentali: autorizzazioni, concessioni, ordinanze
- L’autotutela, riesame e revisione: annullamento (presupposti e limiti), convalida, revoca (presupposti e indennizzo): motivazione e effetti
- La responsabilità dell’amministrazione e degli agenti amministrativi: ritardi, provvedimenti illegittimi, operazioni materiali, cause di giustificazione
- Il diritto amministrativo degli enti locali: la specialità partecipativa
- Esempi di redazione di atti amministrativi e di schemi procedurali
Modalità di svolgimento
Il corso si svolgerà online mediante piattaforma GoTo Meeting. È necessario disporre di webcam e microfono.
Agli iscritti sarà inviato, il giorno prima del corso, il link per partecipare.
Attestato e documentazione
Accedendo all’area riservata dopo la conclusione del corso, i partecipanti potranno scaricare l’attestato di partecipazione e la relativa documentazione.
Quote
- Enti associati: € 25,00 a persona* (esente IVA)
- Enti non associati: € 60,00 a persona* (esente IVA)
- Privati, aziende, studi professionali: € 73,20 a persona (€ 60,00 + IVA 22%)
* per gli importi superiori a €. 75,00 verrà addebitata la marca da bollo di €. 2,00.
Si prega di comunicare i riferimenti della determina di impegno di spesa prima della data di inizio del corso a upel@upel.va.it
Modalità pagamento
- Enti: a ricezione della fattura che verrà emessa al termine del corso
- Privati, aziende, studi professionali: richiesto pagamento anticipato. In fase di iscrizione corso, allegare la ricevuta di pagamento.
Il versamento della quota potrà essere effettuato sul c/c bancario UPEL presso BPER BANCA – Via Vittorio Veneto 2 – Varese (CODICE IBAN: IT78G0538710804000042439240) oppure sul c/c postale n. 19166214 (CODICE IBAN: IT63 U076 0110 8000 0001 9166 214), entrambi intestati a Upel – Via Como n. 40 – 21100 Varese.
Si precisa che la partecipazione di un dipendente di una stazione appaltante ad un seminario o ad un convegno non integra la fattispecie di appalto di servizi di formazione (paragrafo 3.9 Determinazione AVCP, ora ANAC, n. 4/2011). Non è quindi necessario richiedere il CIG.